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sabato 10 ottobre 2015

Recensione: "Le due metà del mondo" di Marta Morotti

Buongiorno lettori,

ok, questa recensione l'ho scritta io stessa ;) Il romanzo l'ho ricevuto questa estate dalla casa editrice Harlequin Mondadori ma non ho avuto tempo di recensirlo prima di partire per l'India. Ho rimediato scrivendo lì la recensione e quindi eccoci qua ;)

Spero che vi piaccia questa recensione e sono curiosa di sapere se voi avete letto il romanzo e cosa ne pensate, mi raccomando!

E adesso bando alle ciance: ecco la mia recensione ;) E stay tuned per nuovi articoli e recensioni :)



Titolo: Le due metà del mondo 
Autore: Marta Morotti 
Casa editrice: Harlequin Mondadori 
Data di uscita: 7 luglio 2015 (eBook); 14 luglio 2015 (Cartaceo) 
Pagine: 237 
Prezzo: 12,90 (cartaceo)


Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece, alla fine dell'estate, ad entrare in fabbrica, come suo padre. Maria si è costruita un mondo tutto suo, curato in ogni minimo particolare, un mondo che le garantisce un'apparente sicurezza, che di fatto non possiede. Una parte della sua vita è come chiusa in una scatola e ciò che le serve veramente è una chiave che le permetta di aprire quella scatola e di far uscire ciò che la sua mente e il suo cuore rifiutano di accettare. Arriva un momento infatti, in cui, costretta a lasciare l'ambiente protetto in cui è cresciuta, comincia a sentirsi attratta da un'esistenza fatta di cose normali, concrete, che le offre la possibilità di sciogliere le catene alle quali ormai è abituata da troppo tempo. Ma come lasciarsi andare a una nuova vita e smettere di combattere? L'ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.


Scrivo questa recensione, o quanto meno la inizio, su un treno, in viaggio nella notte, in un paese straniero, sconosciuto e misterioso, che ci spaventa ma allo stesso tempo ci attrae, ci allontana e ci avvicina ad amici e parenti che ci vogliono bene e vogliono che noi possiamo essere felici scegliendo il meglio per noi.

Infondo quello che succede a Maria, la protagonista di questo romanzo, non è tanto diverso dal mio viaggio in treno: Maria, passati gli esami di maturità, si ritrova con un futuro già scritto ma che non è quello che desidera realmente; la psicologia, l'aiutare persone che non sono "normali", questa è la sua strada. Ma il futuro la spaventa: il crescere, l'avere nuovi obiettivi, fare nuove conoscenze, uscire dal solito tram tram quotidiano e abbandonare quel passato che ci siamo lasciati alle spalle una volta e per tutte.

Maria intraprende questo viaggio, questo passaggio dall'adolescenza all'età adulta con l'aiuto di Salvatore, il suo migliore amico, e grazie a nuove amicizie che la faranno sentire bene, che le faranno mettere in discussione le sue convinzioni e alla fine la aiuteranno a conoscere e a ricordare un trauma del suo passato che ha cambiato la sua vita fino ad allora.
Avevo una valanga di messaggi. Erano tutti di Antonio. Tranne uno, di Sara. Lessi prima quello. Poche parole. Nessuno vuole farti del male o vuole che tu soffra. Rimasi lì per un po', a cercare di capirne meglio il significato.

Il romanzo d'esordio di Marta Morotti colpisce subito il lettore, specialmente se il suo carattere è simile, sotto molti aspetti, a quello della protagonista Maria forse anche perché è facile identificarsi con lei e con i suoi problemi; inoltre il twist finale, la rivelazione che Maria affronta e che é il punto di svolta di tutta la sua storia, oltre che della sua vita, è davvero imprevisto e colpisce tantissimo. Mi ha davvero commosso.

Non è un romanzo facile né da leggere che da recensire, poiché tratta temi molto importanti e attuali, pur essendo ambientato solo una ventina di anni fa: oltre a temi, come ho detto sopra, legati al passaggio dall'adolescenza alla vita adulta, le paure e incertezze che porta, troviamo temi come la famiglia, il contrasto tra le aspettative dei familiari e le nostre, la disabilità mentale che molte famiglie devono affrontare quotidianamente: temi che non sono affrontanti con leggerezza o superficialità ma con molta preparazione e coscienza di causa.

Vorrei dirvi di più ma non voglio rovinarvi la lettura di questo romanzo che riserva molte sorprese al lettore e spero che vi emozioni come è successo a me, facendovi anche riflettere sui temi che non vengono affrontati spesso dai media e che forse vi cambieranno anche solo nel vostro piccolo, nella vostra "metà del mondo".
Mi rendevo conto di quanto fossi realmente diversa da tutti quello che avevo intorno. Ma non avevo più voglia di quella diversità. Volevo essere come tutti gli altri. Confondermi tra la folla degli esseri umani e abbandonarmi al flusso degli eventi. Farmi trasportare in situazioni sconosciute che sarebbero dovute diventare quotidiane. Era una sensazione di beatitudine, libera da discriminazioni.


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