Recensione: "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso

Buongiorno lettori!
Lascio nuovamente la parola a Giò che è rimasta davvero folgorata da Alice Basso, dalla sua scrittura e dai suoi libri, tanto che li ha subito divorati e ha scritto delle bellissime recensioni per voi! Mi metterò a leggerli a breve anch'io ;) Intanto anche voi non perdetevi la recensione di Scrivere è un mestiere pericoloso e scoprite le nuove (dis)avventure di Vani!

Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso

Serie: L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome #2

Autore: Alice Basso

Casa editrice: Garzanti

Data di uscita: 12 maggio 2016

Pagine: 341

Prezzo: 16,40 (cartaceo)

Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con se stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa quasi impossibile, perché Vani non ha mai preso una padella in mano. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vàzquez Montalban, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto.

Ed eccomi qui, a parlarvi del seguito del libro L' imprevedibile caso della scrittrice senza nome; questo secondo volume dal titolo, Scrivere e' un mestiere pericoloso, è quasi inutile dirlo, scritto dalla magnifica penna di Alice Basso. Allora da dove iniziare? Parto col dirvi che questo secondo libro è stupendo, si fa leggere tutto d'un fiato e giunti alla fine agognerete, cosi come é successo a me, di averne subito un terzo, che per il momento c'è, ma solo nella testa della scrittrice (Alice ti prego fai presto a scrivere, mi manca troppo Vani!!!).

Come vi dicevo anche questo libro, cosi come il primo, si legge tutto d'un fiato; riprende esattamente da dove abbiamo lasciato i nostri amati personaggi nel primo libro,e vediamo i nostri beniamini, che erano già ben caratterizzati nel primo volume, evolversi ancor di più in questo secondo volume: troveremo Vani che ci mostra un po' più della sua vita, dei rapporti non semplici con la sua famiglia; scopriremo anche qualcosa in più sul misterioso commissario Berganza, e vedremo Vani alle prese con il nuovo incarico affidatole dalla casa editrice dove lavora come Gosthwriter, ad un delitto e a moltissimi colpi di scena; conosceremo nuovi personaggi, ci saranno delle questioni di cuore, il tutto miscelato in maniera impeccabile dalla mente geniale dell'autrice.

Procediamo però  con ordine: dunque, Vani sarà alle prese con un memoriale, lavoro ovviamente offerto dal suo capo Enrico della casa editrice per cui Vani lavora; un memoriale di cucina, dove dovrà intervistare un'anziana cuoca di una delle più note famiglie benestanti di Torino. Un lavoro semplice se non fosse che la nostra Vani non sa nulla su come si cucini... 

Il punto è questo: il capo sa che se c'è una cosa al mondo nella quale sono negata, ma non solo negata, clamorosamente, sconvolgentemente negata, quella e' cucinare.

Oltre a ciò non dimentichiamoci che dovrà anche confrontare il suo lavoro con una nota food blogger, la famosa Cinzia Crocco, colei sulla quale Vani dovrà appunto scrivere per lei il memoriale.

Guardare Cinzia da vicino è come venire investiti da uno stormo di fenicotteri! 

Questa volta Enrico si è davvero vendicato con la nostra povera Vani! Ma non disperiamo: vedremo come si destreggerà la nostra amata Vani, ma non pensate che i colpi di scena siano finiti: per fortuna a dare una mano a Vani tra ricette e cucina vedremo intervenire in suo soccorso l'affascinante e misterioso commissario Berganza che si scopre essere un ottimo cuoco,e al quale Vani chiederà aiuto. 

Mi pare quasi di aver sentito Berganza ridere. Strano. Berganza non ride mai.

E vedremo cosi l'evolversi del loro strano rapporto.

Posso accettare una Vani Sarca meno infallibile, se in cambio ho una Vani Sarca più ottimista. 

E qui mi fermo: no spoiler, perché se pensate che fine abbia fatto Riccardo.... Beh si, Vani se lo ritroverà spesso in mezzo ai piedi, con gioia delle fans del team Riccardo. Io sono rimasta piacevolmente colpita dall'evolversi del suo personaggio,ma non posso andare oltre o passerei allo spoiler quindi vi lascio solo un assaggio...

C'è chi dice che l'odio e l'amore sono facce di un'unica medaglia; io non mi azzardo a sostenerlo,mi sembra troppo, ma di certo l'odio non è indifferenza.

Sono rimasta molto curiosa di vedere come si destreggerà Vani, visto che --> 

Come è noto non capisco mai un accidente di quello che provo io.

Ma per fortuna oltra alle questioni di cuore c'è dell'altro che reclama la sua attenzione: la famosa cuoca di cui Vani sta raccogliendo le memorie le svela una sconcertante verità, legata ad un delitto avvenuto molti anni prima, e sul quale Vani e il commissario Berganza saranno chiamati in causa; i due torneranno a lavorare insieme come squadra investigativa, e ne vedremo delle belle ve lo posso assicurare. Qui nasce l'intreccio della storia, con la maestria della Basso che riesce ad incastrare tutto alla perfezione e a farti rimanere con il fiato sospeso fino alla fine del lbro. Vedremo nuovamente la nostra protagonista lottare per affermarsi come consulente della polizia, di usare sempre il suo ingegno e la sua ironia sui casi ai quali viene sottoposta e a districarsene sempre in maniera impeccabile: un plauso alla scrittice Alice Basso che ancora una volta è riuscita a farmi risucchiare da un vortice altalenante di emozioni con i suoi libri e con la sua scrittura. Mi ripeto, ma vedo l'ora di avere il terzo libro tra le mani perché questo secondo volume lascia molte strade aperte e sono curiosa di scoprire quale strada sceglierà Vani...

Se queste mille e mille stelle disegnano il confine persino di una notte cosi scura. È tutta qui la storia, le due facce in ogni cosa. L'inscindibilità di pianto e riso, di fallimento e gloria, del rovo e di una rosa. È il gioco dell'inferno e paradiso....

La serie de L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome è così composta:

• L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome, L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome #1, Garzanti, Maggio 2015 (leggete la recensione!)
• Scrivere è un mestiere pericoloso, L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome #3, Garzanti, Maggio 2016
• L'imprevedibile caso della scrittrice senza nome #3, di prossima uscita per Garzanti 

 Cosa state aspettando??? Correte a leggere questo bellissimo libro!