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sabato 27 maggio 2017

Appunti di una blogger sul #SalTo17: Alphabet Edition



Amici: sono loro la cosa più bella di questo incontro, dopotutto. Ok, la Fiera, i libri ecc, ma innanzitutto lo fai per gli amici, le persone che puoi incontrare dopo tanto tempo o in alcuni casi per la prima volta e poter passare con loro il tempo e condividendo la vostra passione per i libri. Le mie compagne di appartamento sono state fantastiche: Martina di Liber arcanus, senza la quale niente sarebbe successo, poi Ambra di ParanormalBookLovers che ho rivisto dopo un anno, Vanessa di I libri sono un antidoto alla tristezza che ho conosciuto a Pordenonelegge, mentre ho visto per la prima volta di persona Tania di My bookish crea kingdom e Lorena, l'ideatrice della Born to Read Box. Menzione speciale ad Annachiara di Please another book perché senza di lei ci saremmo perse per Torino. E con queste persone ho conidiviso non solo la fiera ma tutto il resto ed è stato esilarante, davvero! Non vi dico cosa abbiamo combinato perché vorrei che voi aveste ancora un po' di dignità nei miei confronti.
Poi in fiera è stato bello incontrare altri amici come Mara di Little Mouse Bookclub, amica di chat, e le Silvia's che scrivono per I libri: il mio passato, il mio presente, il mio futuro che non vedevo da due anni ma che è stato bello rivedere e chiacchierare.
Tutto il resto non conta nonostante tutto, perché chi volevo incontrare l'ho fatto e tutti gli altri beh, potevate salutarmi voi XD


Blame it on the alcohol: l'anno scorso sono stata bravissima, ma quest'anno ho bevuto. Ho mantenuto la lucidità tranquille, ma cielo quell'Apple Mojito era una bomba, non potete capire. Non potevo prenderne un altro se no ciao, però ecco quell'apericena è stata buona e alcolica e divertente.
Disclaimer: l'alcol mi rende ancora più euforica e quindi ho riso come una scema. Però anche senza alcool ho sparato così tante cavolate che non avete idea. Pensate se avessi bevuto che sarebbe successo, ahahah!


Case editrici: l'ho detto almeno due volte in giro (oltre che a voce parlando con vari amici) ma lo ripeto: Mondazzoli & Co non mi sono mancate. Anzi, senza di loro mi sono potuta concentrare su case editrici minori e su stand che forse non avrei visitato distratta dai grandi nomi. Ho adorato che ci fossero J-Pop e Panini comics perché io non riesco mai ad andare alle fiere di fumetti ma intorno ai loro stand si respirava proprio quell'aria e mi ha fatto sentire bene. Per il resto la mancanza di grandi nomi e di conseguenza stand ha fatto si che alcune case editrici avessero loro degli stand più grandi e belli e anche questa è stata una bella cosa che mi è piaciuta molto. Non tutti i mali vengono per nuocere, giusto?


D'oh (Simpson's style): lo avevo accennato nel video Book haul ma ho comprato un libro che avevo già! Non mi succede quasi mai ma in questo caso ero convintissima di non averlo! Per farla breve si tratta di Una storia crudele di Natsuo Kirino e lo avevo comprato quando l'autrice era arrivata a Venezia, ma con una copertina diversa da quella che avevo visto sul web, ossia quella che ho rivisto a Torino e avendola in mente pensavo di non avere quel libro e l'ho afferrato subito, non appena visto alle stand Beat. Poi, la notte alle 2:30 (non scherzo) ripenso ai miei acquisti tutta felice prima del "oh mio Dio, mi sa che l'ho già comprato!". Adesso devo decidere cosa fare perché la copertina di questa edizione la preferisco di gran lunga, mentre l'altra è autografata quindi che fare XD? Si accettano suggerimenti. 


Chiara Panzuti allo stand Fazi durante la
presentazione di Absence 
Eventi esclusivi (o quasi): Una cosa che è mi piaciuta molto l'anno scorso è stato poter partecipare a eventi esclusivi solo per noi blogger. C'è stato nuovamente un incontro organizzato da Newton Compton che ha illustrato tutte le sue uscite estive, e vi dico di stare pronti a comprare perché ne usciranno delle belle. In occasione davvero unica di poter parlare con gli adetti del mestiere che ci hanno anche svelato qualcosa sul dietro le quinte della pubblicazione di un romanzo e del loro lavoro. Davvero interessante.
Poi Fazi aveva organizzato un piccolo evento per presentare il romanzo Absence di Chiara Panzuti, con la sua editor e l'autrice stessa: le pizzette offerte sono state apprezzatissime perché era ora di pranzo e io morivo di fame, ma per tornare all'evento in se, per quanto breve, è stato carino e interessante, mi ha messo ancora più voglia di leggere il romanzo! 




Fame: devo ammettere che l'ho sofferta un pochino in più rispetto all'anno scorso. Insomma dai, ho mangiato, sopratutto a cena ma il pranzo l'ho un po' sofferto. Il pollo fritto è stato il mio salvatore e io ho una passione per il pollo di qualsiasi tipo. Il fatto poi di avere il pass stampa mi ha permesso di andare a mangiare sopra il Lingotto senza il problema di dover dover pagare per rientrare, o mangiare solo in fiera, quindi fantastico.


Gira il mondo e giro te (no, tu no): non ho problemi a camminare, anche per chilometri, ma si sente, eccome se si sente. Però è piacevole girare a piedi, vedere la città, gli edifici e nel caso del Salone è di guardarsi i vari stand e i libri. È stancante ma ne vale la pena: arrivi a sera che hai i piedi distrutti (precisiamo che poi indosso scarpe comode, da ginnastica, mica tacchi!) e vorresti solo sederti, anche se in realtà (sotto sotto) avresti voglia di continuare a camminare e veder nuove cose ancora e ancora.


Hotel: niente hotel, albergo o quel che sia, perché stare in appartamento è molto meglio e anzi lo consiglio: divertimento, casino, sveglie fino a tardi a fare le sceme, essere sul punto di instaurare dei Bedroom game per decidere chi dormirà in quale stanza (Solo uno rimarrà in piedi), parlare di libri, di scelte editoriali, cliché, fan fiction (su Zac Efron e la Nutella, non serve aggiungere altro direi), urlare "Chi è in bagno?" e correrci dentro non appena si libera, decidere di essere pronte per un ora e uscire di casa dieci minuti dopo. Una cosa fantastica è c'è lo dice una alquanto metodica, abitudinaria, precisa e puntuale, quindi. Grazie ragazze per avermi fatto ridere, divertire e rilassarmi <3


I don't give a F-K: sono riuscita ad evitare delle persone che non volevo vedere e non ho avuto contatti con loro, che bello XD Forse per voi non è una cosa importante, ma sono giunta alla decisione che il blog deve essere una cosa positiva, un posto dove io devo stare bene e voglio tirarmi fuori da tutte le polemiche e lotte che si creano tra le blogger (e che anzi sono loro quelle che iniziano tutte quelle polemiche non aiutando, collaborando e creando un rapporto positivo con blogger che non sottostanno alle loro regole). Questo mi ha reso felice almeno in quei giorni (i casini infatti sono iniziati dopo, ahahah). 


Libri: ovviamente, che altro poteva esserci a questa lettera! Tanti che ho comprato e tanti anche solo visti. Bellissima la torre nella Piazza dei lettori piena di libri (finti) ma fatti bene. Sono i libri la cosa principale e per me sono stati al centro di questo weekend sia in Fiera che fuori

Mirka Adolfo all'opera (sulla copia di Vanessa)

Manga: l'anno scorso ho parlato un po' con delle persone che "lamentavano" come in Fiera non ci fosse la possibilità di comprare fumetti e manga. Quest'anno la situazione era alquanto diversa come vi accennavo: c'erano Panini comics e J-Pop che vendevano molti manga e comics con i vari supereroi americani (anche se io ho comprato un comics Made in Italy della carinissima Mirka Adolfo che mi ha firmato e disegnato la mia copia del suo Contronatura, fantastico!). Mi è molto piaciuto questo, perché come potete vedere io mi sto molto appassionando al mondo nipponico e mi piace che venga dato il giusto spazio e ci sia questa coesione tra questi due mondi, visto che per di più molte fiere di fumetti ospitano incontri di scrittori e presentano tante novità libresche. Speriamo che anche in futuro sia così! 


Novità: tantissime e bellissime! All'evento Newton ho scoperto tante delle prossime uscite che non vedo l'ora di leggere! Poi ho scoperto uscire manga della J-Pop che voglio assolutamente (Killing Stalking tra tutti) e altre uscite grazie agli addetti stampa che ho incontrato ma anche parlando con le altre blogger dei libro che loro seguono: adoro questa condivisione di informazioni e delle nostre passioni, rende tutto molto più bello e divertente (poi beh, parlare di persona di cose che altrimenti non sapresti: mi piace questa esclusività, fa bene all'ego, oltre a tutto). 


Orientamento: un grande problema e non solo per via della città (per fortuna c'era Annachiara), ma anche in fiera! Pure l'anno scorso sono arrivata all'ultimo giorno a ricordarmi un pochino dove si trovavano i vari stand. Per fortuna mi sono ricordata di uno stand che faceva quaderni personalizzati e l'ho trovato, quindi ho un bellissimo quaderno con il mio nome adesso. Poi non è più bello girare così tra gli stand per goderselo anche di poi? 


Polemiche inutili: tutti Milano qui, Milano là, è più bello per questo, Torino fa schifo per quest'altro. E basta!! Tutte e due le fiere hanno pregi e difetti, nessuna delle due è perfetta, entrambe possono migliorare ma a mio parere dovrebbero innanzitutto collaborare per il bene dei lettori e di chi ama la lettura. Tutto il resto non conta e anzi le varie polemiche sono davvero inutili e senza senso. 


Questioni amletiche: perché non ci sono sedie per sedersi da nessuna parte? Perché dobbiamo impiegare 20 minuti per trovare un posto dove mangiare? Perché siamo circondate da librerie? Che male abbiamo mai fatto (insomma se vediamo una libreria ci dobbiamo entrare per forza, capite?)?  Perché la sveglia suona troppo presto? Perché non pubblicano più quella serie? Perché non ci dicono chiaro e tondo che non pubblicheranno quel libro? Perché Mr N. è rimasto così poco? Perché allo stand Feltrinelli c'è una coda pazzesca (Saviano, a questa abbiamo dato risposta)? Perché è così difficile trovare un deposito bagagli? Perché le crocchette di patate sono buonissime ma poche? Ma sopratutto: perché i libri costano tanto?


Restare: vorresti che quei giorni non finissero mai, vorresti restare al Salone fino alla chiusura, vorresti stare seduta a quel bar altre tre ore per continuare a parlare, rimanere intorno al tavolo a parlare e ridere fino alle 2:30 di notte; a no, aspetta quello è successo davvero!
Per farla breve, quei momenti vorresti che non finissero mai e non vorresti mai tornare a casa (è stato davvero triste dover fare le valigie, non scherzo). 


Shopper, shopper everywhere: ho mai detto quanto adoro le shopper? No, non l'ho mai detto forse ma ecco mi piacciono tanto, ne compro tante e se ne le regalano le apprezzo tantissime. Quest'anno ne ho ricevute tante: quella del libro Destiny, di Absence, della Neri Pozza e della saga di Cazalet più una mega borsa dedicata a I guardiani della galassia che ha mezzo salvato le mie povere spalle. Non imparerò mai (vedi Tempo di libri).


La Mole da una strana angolazione
Torino è aMole: Quest'anno più dell'anno scorso sono riuscita anche ad apprezzare la città e a farmi un bel giro (leggi macinare chilometri su chilometri) con le mie compagne di avventura. Una bella esperienza, divertente e rilassante sotto tanti punti di vista che mi è molto piaciuto. Forse da un certo punto di vista avrei voluto passare qualche ora in più in fiera ma alla fine sono molto soddisfatta e felice.


Uscire: uscire a mangiare perché non volevamo fare la spesa, trovare l'uscita per il Salone (perché devi, non perché vorresti) e poi la tristezza quando esci dal treno che sei a casa, e anche se la vista di Venezia non ti stancherà mia che anzi è bellissima, vorresti tornare indietro e rivivere ancora quei momenti indimenticabili.


Viaggiare con una meta ben precisa (almeno a volte): il viaggio spesso è la parte più bella del viaggio, no? Adoro viaggiare in treno, in compagnia è ancora più bello perché si parla e all'andata c'è tutta l'eccitazione di quello che accadrà. Una bella sensazione che continua "viaggiando" per la città, da una parte all'altra, attraversare le stazioni, magici luoghi d'incontro... Viaggiare è poesia e leggendo viaggi, tutto si ricollega. 


Zaino? No, grazie: l'anno scorso ero stata decisamente più furba e ne avevo portato uno grande quest'anno invece no, portiamo quello piccolino carino dai! Tanto i libri li metti in valigia che ha solo vestiti no? Certo, ma in fiera? Niente, almeno mi sono "guadagnata" (?) delle belle shopper: non tutti i mali vengono per nuocere dopotutto.


E voi cosa avete pensato di questo Salone? Scrivetelo nei commenti, mi raccomando!

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