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giovedì 11 marzo 2021

Wrap-Up #39 Gennaio e Febbraio 2021


Buongiorno lettori!
Dopo i manga continuiamo con i libri! Sono felice di aver partecipato ad alcuni bei Review Party che qui trovate riepilogati e poi ho letto dei bei libri, mal quanto lunghi che quindi hanno occupato molto ma mi hanno soddisfatto. Scoprire questi titoli continuando la lettura di questo Wrap-Up! E voi cosa avete letto di bello in questi mesi?



La regina del nulla di Holly Black

(Un estratto della mia recensione!)
La Regina del Nulla vuole chiudere una trilogia avvincente e che ha dato uno sguardo particolare al mondo delle fate che non è così pacifico e magico come credevamo... Anche in questo volume vediamo incantesimi e magie, profezie che si avverano anche se i protagonisti non vogliono, ma una parte sempre presente e interessante è quella dedicata alla politica e alla strategia, cose che sono poco magiche e molto umane. Jude analizza tutto, gli altri e anche cosa lei deve fare facendo le sue scelte in autonomia. Ma non è mai stata calcolatrice e indifferente ai sentimenti, anche se a volte rimangono molto difficili da interpretare. Come il caro Cardan. Mi è piaciuta molto la sua evoluzione e in questo volume vediamo la sua crescita, il prendere coscienza del suo ruolo di sovrano, il prendere le decisioni in autonomia (senza essere manovrato da Jude o da altri) e per il bene del suo popolo. In questo volume c'è molta più azione del precedente e anche se alcuni aspetti possono essere intuiti dal lettore, altri continuano a sorprendere e rendere la lettura molto interessante e avvincente. Detto ciò mi è piaciuto molto tutto quanto, anche come viene risolta la situazione, ma quell'epilogo... Non è brutto, ma incompleto. Ci da un piccolo assaggio di "E se...?" ma finisce lì. Insomma capisco cosa voleva fare l'autrice, ma far chiudere tutta la trilogia così mi ha fatto storcere il naso. Non che rovini tutto quello che viene prima, però indubbiamente, per come la storia si era evoluta, mi aspettavo una conclusione migliore. In ogni caso è una trilogia che consiglio caldamente perché ha tutto quello che un lettore anche giovane cerca e vuole in una serie fantasy e ci viene presentato molto bene e lasciandoci (epilogo a parte) molto soddisfatti di questo viaggio nel mondo magico.
4,5 stelle



Fox di S. M. Lumetta 
Fox è un romance pieno di scene piccanti, ma questo non rende la trama meno sviluppata come neppure la sua protagonista. Sophie è sarcastica e divertente, si prende in giro, ma sa che si trova in una situazione delicata che la metterà a dura prova emotivamente e psicologicamente. Pensa appunto che sarà facile e il coinvolgimento di Fox sia la cosa migliore per lei, ma non è così... Amici d'infanzia che hanno sempre scherzato sul diventare più intimi, ma quando lo diventeranno per davvero, questa unione fisica tra i due cambierà le cose e mostrerà anche dei lati inediti uno all'altra. Fox non è solo uno che si diverte con le donne, consapevole del suo fascino, ma anche bravo nel suo lavoro e nei momenti giusti smette di essere un cazzone, ma starà al fianco di Sophie come è giusto che sia. E' un romanzo con una premessa semplice e che ad un certo punto sembra perdersi nelle scene di sesso tra i due protagonisti, ben fatte e "con un motivo", ma allo stesso tempo, arrivati alla metà, un po' troppe e che sembrano sovrastare tutta la trama. Ma poi la storia si riprende sul finale diventando molto emozionante con Sophie che dovrà prendere delle scelte e aprire il suo cuore a Fox. Insomma una storia piacevole e interessante che non posso non consigliare a chi certa una storia spiritosa, piccante, ma anche romantica.
4 stelle 



Il ragazzo ideale di Sarina Bowen e Elle Kennedy 
Il ragazzo ideale è un romanzo a due voci, quelle alternate dei due protagonisti, Jess e Blake. Lei è una ragazza seria, ha cambiato spesso passioni e mestieri, sente la pressione della sua famiglia che l’ha supportata anche se non vuole più dipendere da loro e fallire: vuole essere indipendente e di successo. Dopo l'organizzazione del matrimonio di suo fratello, ha capito di voler essere una infermiera. Deve quindi tornare a studiare per diventarlo e non è così facile: si sente insicura rispetto ai suoi compagni di corso, più giovani e preparati, non sa se potrebbe farcela a lavorare con persone malate o anziane. E poi c'è Blake. Lui la distrae dallo studio, ma semplicemente la sua presenza la mette a dura prova... Dopotutto abbiamo tutti conosciuto una persona che diciamo che ci sta sulle scatole, ma poi sotto sotto la sua compagnia ci piace... Jess è un bel personaggio, determinato e divertente, ci si può riconoscere in lei e nel suo buon cuore. Forse però sì, al posto suo non avremmo trovato la compagnia di Blake così brutta, anzi! I due personaggi sono ben presentati e raccontati nelle loro diverse sfaccettature. E la storia pur rimanendo un classico romance dove i due protagonisti si odiano e finiscono per piacersi conoscendosi sempre di più, riesce a divertire ed emozionare parecchio senza mai annoiare. Ho trovato infatti che ci fosse un buon equilibrio tra le diverse parti, tra quelle più serie e drammatiche e quelle più divertenti, anche quelle bollenti, ben calibrate e che sono un giusto intervallo tra il tira e molla di Jess e Blake, che si vogliono e non si vogliono, con Blake malizioso e che stuzzica Jess che lo allontana con sarcasmo, almeno fino a quando capirà di non poter stare più lontana da lui... Insomma cosa potremmo chiedere di più ad un romance se non un protagonista maschile affascinante e del quale ci innamoriamo subito, di una protagonista determinata pur con tutte le sue insicurezze come noi tutte, e una storia dove quando si incontrano i due fanno davvero scintille che percepiamo attraverso la carta o lo schermo del Kindle?
5 stelle



L'odore della morte di Irene Catocci
Una storia molto interessante fin dalle prime pagine. Ho poi realizzato che era il seguito di un altro romanzo, L'odore del sesso sempre di Irene Catocci, ma devo essere sincera che tranne alcuni punti che non capiamo i riferimenti a questo primo romanzo si apprezza molto comunque. Ci si concentra infatti su Davide e questa sua nuova vita in Svizzera. Una vita che cerca di essere tranquilla, ma non riesce. Infatti è molto crudo e presenta scene violente e di sesso non adatti a tutti e che possono sconvolgere. In tal senso è un romanzo duro da digerire con anche la scrittura che non si risparmia, ma anzi descrive tutto e spesso con molti dettagli e un linguaggio che chiama le cose con il loro nome. Credo che questo sia da specificare per chi vuole approcciarsi a questa storia. Ma questo romanzo presenta delle analisi molto precise e interessanti su Davide, la sua mente malata frutto di quello che ha vissuto in passato, della madre e dei suoi comportamenti e poi tutto il resto che lo ha segnato. La solitudine, la gelosia, il sesso come valvola anche di sfogo che però deteriora in una ossessione sempre più incontrollabile... Forse noi non cadiamo in questo baratro, ma i suoi sentimenti in parte sono comprensibili e umani. L'amore verso Noah non lo fa ragionare e alla fine dovrà tornare da lui dopo averlo abbandonato... Trovo che questi aspetti psicologici siano il punto di forza di L'odore della morte. Anche le spiegazioni della storia sono quasi sempre chiare e precise (anche troppo >,<) tranne in alcuni punti sopratutto nella parte finale che ho trovato un po' pesanti. Anche il finale è stato molto interessante soprattuto per la questione che lascia uno spiraglio a quella che inizialmente pareva una conclusione definitiva... Ammetto che non mi dispiacerebbe un vero e proprio seguito che possa dare una chiusura a questa storia che prende nonostante sia malata e non facile da digerire...
4 stelle



Midnight Sun di Stephenie Meyer 
Quanto a lungo i fan di Twilight hanno atteso questo romanzo? Troppo, e forse non speravamo più che uscisse visto che il decimo anniversario ci aveva dato Life and Death. Però alla fine è uscito, infine... Detto questo non voglio entrare in discorsi di marketing che ovviamente ci sono, ma voglio solo dire che non riguarda solo questa saga disprezzata da molti. Però ecco non fate i moralisti ipocriti che se la vostra saga preferita ha un sequel siete felici mentre per gli altri "è tutto marketing" perché i soldi ci sono sempre dietro... Chiarita questa questione, questo romanzo con il punto di vista di Edward alla storia mi è molto piaciuto. Ho trovato interessante leggere i suoi pensieri e vedere cosa ha pensato fin dal primo incontro con Bella, le emozioni forti e contrastanti che ha provato e che ha dovuto combattere. Certo, non posso negare che alcuni punti erano un po' pesanti e confusi in un certo senso, ma ripeto interessanti per la maggior parte, in linea con il personaggio e il suo vissuto. Mi è anche molto piaciuto lo sguardo che viene dato alla famiglia Cullen e ai loro rapporti cosa che abbiamo visto poco in tutta la serie principale. Vediamo anche meglio i loro poteri in particolare le parti dove Edward vede le visioni di Alice sono molto "Wow", anche se nuovamente alcuni punti risultano un po' confusi, sopratutto la parte finale legata a James e Bella. In generale però l'ho trovato un bel romanzo. Ovviamente è indirizzato ha chi ha letto la Twilight Saga e ne sia fan (a meno che non siate più masochisti di Edward che vi volete sorbire un mattone simile di una serie che non vi piace... mah) e quindi da fan credo che si rimane molto soddisfatti nonostante tutto. Edward è ben esplorato e lo comprendiamo meglio, ci si innamora nuovamente di lui <3 Inoltre si scoprono nuovi dettagli e storie che aggiungono qualcosa in più, cosa che personalmente reputo sia importante quando si vuole raccontare una storia ma da un diverso POV. Inoltre non rileggevo Twilight da un po', ma ho rivissuto le stesse emozioni della prima volta e mi ha fatto sentire bene. Per me, nonostante tutte le critiche, rimane una serie del cuore ed è stato bellissimo riviverla ancora una volta e dal punto di vista del mio personaggio preferito. 
5 stelle 



Happydemia di Giacomo Papi
Ero incuriosita da questo titolo perché il precedente dell’autore, Il censimento dei radical chic lo avevo adorato! Mi era piaciuto il suo stile sarcastico, ma che comunque fa riflettere sull’attualità e su temi e situazioni che viviamo per davvero pur estremizzandole, a volte toccando quasi l’irreale. Succede anche in questo volume che io lo considererei quasi un seguito del Censimento per la presenza del fantomatico ex Primo Ministro dell’Interno caduto in disgrazia e che cerca con la pandemia di recuperare terreno e altri piccole questioni che mi paiono proseguire. Il tema su cui non si deve troppo scherzare del Coronavirus, mai nominato ma sempre presente nel romanzo, non viene totalmente banalizzato quanto lo è il suo contorno: i DPCM e i giochi politici, il delivery anche di psicofarmaci e le difficoltà del mondo del lavoro, gli incontri e scontri tra generazioni e persone che hanno diverse visioni delle cose, tra chi minimizza e chi massimalizza, chi perde e chi guadagna da questa situazione difficile. Lo fa con molto sarcasmo e divertimento anche nella stessa costruzione del libro che a pagina 12 ci ricorda di levare le mani, e in seguito di non scaccolarci il naso o leccare il pollice per girare la pagina; e il colophon ragazzi una cosa meravigliosa! Tutte queste cose degni sostituti delle note nel Censimento oserei dire. Però secondo me la storia va man mano a perdersi e il finale pur toccando un altro bel tema attuale, ossia la migrazione, rimane un po' deludente. Ti lascia un po’ "tutto qui?". Visto i temi trattati e le diverse situazioni affrontare vedere una affrettata conclusione della storia (un po’ tralasciata) di Michele e Miriam mi ha lasciato un po’ interdetta... Avrei voluto qualcosa in più, qualcosa che forse desse anche un po’ di speranza che forse (forse) non arriveremmo a questa situazione... forse... Non che i due ragazzi non diano un po’ di gioia però avrei voluto qualcosa di più che proseguendo con la lettura non ho trovato per quando abbia adorato la prima parte sentendomi a casa, perché era quello che io, ipocondriaca radical chic, volevo nel libro di Papi. Spero in un prossimo libro più soddisfacente, magari questa volta con protagonista il Previdente del Consiglio, sarebbe un ottimo protagonista!
4 stelle 



Baby Love di Audrey Carlan
La vita di Shane ruota attorno a sua figlia Shayna e un giorno incontra Anya, l'insegnante di danza di sua figlia, una ex ballerina la cui carriera è stata interrotta da un incidente e adesso si è trasferita lì e ha aperto una scuola per bambini e ragazzi. Sarà la vita di questa ragazza ad essere sconvolta da Shane e dalla sua famiglia legata ad un club di motociclisti, gli Hero's Pride. Un romanzo romance erotico piacevole ma niente di che. Forse per la sua brevità alcune questioni sono trattate troppo velocemente, il rapporto tra Shane e Anya si evolve in maniera così veloce da risultare quasi irreale. In poco più di due mesi si mettono insieme così e capiamoci che c'è una bambina di mezzo che Anya accetta così, senza farsi troppi problemi. Per non parlare poi di come Shane sia fin troppo veloce nel volerla, mettersi insieme, sposarsi, vivere insieme... Ok, l'amore ma troppo... Insomma forse se il libro fosse stato più lento e calmo in un certo senso, intendo sia in termini di pagine che in termini di tempo della storia, credo che la storia mi avrebbe appassionato di più. Inoltre sarebbe secondo di una serie ma trovo che si possa apprezzare di per se senza alcuna fatica. 
3 stelle 



Il nome della rosa di Umberto Eco
Ho sempre sentito parlare di questo romanzo ovviamente. La sua fama lo precede e non lo avevo mai comprato fino a quando non ho visto la nuova edizione di La Nave di Teseo che aveva anche degli extra, appendici e bozzetti di Eco stesso. L'ho comprata la scorsa estate e stava per rimanere li come altri libri fino a quando non ho partecipato ad un Gruppo di Lettura, trovandolo così il modo di leggerlo e non lasciarlo in balia della polvere come altri titoli... Come afferma lo stesso Eco nella sua postfazione è proprio vero che una volta superate il primo centinaio di pagine la storia ti trascina e non riesci a staccartene. Certo, non una lettura facile per la presenza di tutti questi riferimenti storico-filosofici assolutamente interessanti, ma non sempre facili da seguire se non si ha una certa conoscenza; possono confondere e anche spaventare qualcuno. Anche la questione delle frasi in latino, pur avendo studiato questa lingua, mi ha un po' stranito. Capisco però l'effetto che voleva dare l'autore, la fedeltà di rappresentare un convento dell'epoca con molta precisione e facendo immergere il lettore in questo mondo distante e strano. Proprio per questo nonostante la difficoltà e un po' di pesantezza ho trovato il romanzo davvero avvincente sopratutto nella seconda parte. Il mistero delle morti e la scoperta della verità su queste mi ha davvero preso e incuriosito: più procedevo più volevo di arrivare alla fine. Una bellissima lettura. Ritorno a parlare anche dell'edizione che mi piace molto, i bozzetti e disegni sono molto interessanti così come anche le piccole appendici. Ho adorato la postfazione di Eco, il suo stile così arguto mi piace tantissimo e anche le sue riflessioni sulla scrittura sono interessantissime. Sono davvero contenta di aver comprato questa edizione così da poterla tenere e conservare con molto piacere nella mia libreria.
4 stelle 



E voi con cosa avete iniziato il 2021? Nuove uscite o cose vecchie? Fatemelo sapere nei commenti!



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