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giovedì 29 marzo 2018

Recensione “Uno di noi sta mentendo” di Karen McManus

Buongiorno lettori!
E siamo arrivati all'ultimo appuntamento dedicato al romanzo di Karen McManus, Uno di noi sta mentendo. Un viaggio durato ormai un mese ma che mi è molto piaciuto fare e non so voi, ma io ho davvero fatto la lettura condivisa: leggevo di volta in volta solo le pagine previste prima di scrivere i miei post perché non volevo che quello che sarebbe successo dopo mi influenzasse troppo nel dire le mie ipotesi. Mi sono molto divertita ma, come succede per tutte le cose belle, siamo arrivati al finale di questo libro e della sua storia intrigante. Chi ha mentito e chi ha detto la verità? Ma sopratutto la verità mi ha soddisfatto? Continuate a leggere per scoprire la risposta nella mia recensione!
Ah, vi ricordo che potete trovare le mie ipotesi nel link seguenti: prima, seconda e terza puntata.


Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.


Titolo: Uno di noi sta mentendo
Autore: Karen M McManus
Casa editrice: Mondadori
Data di uscita: 6 marzo 2018
Pagine: 300
Prezzo: 15 (cartaceo), 7,99 (ebook)


Cinque studenti sono costretti a trascorrere un’interminabile ora di punizione nella stessa aula.
Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori.
Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall’andare completamente alla deriva.
Cooper, il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball.
Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta.
Infine Simon, l’emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti.
Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata “pubblica” nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza.
Da quell’aula solo in quattro usciranno vivi. All’improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio…
Con Uno di noi sta mentendo Karen M. McManus ci regala un piccolo miracolo, capace di restituirci alla perfezione la difficoltà di trovare un equilibrio tra il bisogno di riuscire in quello che facciamo, di avere amici, essere amati ed essere visti, e la necessità di essere noi stessi. Cioè essere felici.



Ho parlato così tanto di questo libro che arrivati qui, a dover scrivere la recensione, non so più cos’altro dire! Insomma questa storia è davvero intrigante, con i cambi di POV dei quattro ragazzi, Bronwyn, Addy, Cooper e Nate, e uno stile accattivante, con il racconto sì dell’indagine sulla morte di Simon e il coinvolgimento dei nostri protagonisti, ma viene dato spazio anche alle loro storie personali e vediamo una loro evoluzione nel corso della storia che permette a tutti di migliorarsi, di mettere in dubbio le loro certezze e di riflettere su quello che vogliono davvero. I quattro sono stati costretti a crescere velocemente in un certo senso, ma allo stesso tempo la loro è una crescita personale in linea con i loro caratteri e la loro storia personale e nel quale il lettore può anche riconoscersi. 

E senza fare spoiler parliamo del finale. Che dire, non me l’aspettavo perché era la cosa che avevo escluso fin da subito e questo, invece di sorprendermi ancora di più, mi ha un pochino delusa. Certo, è complessa, lineare con il carattere dei personaggi ben definito fin da subito e che ha senso, non c'è niente di magico o assurdo, ma mi ha un pochino deluso forse perché è anche un po' banale e scontato, riflettendo sulla storia nel suo complesso... Mi piace però il fatto che la storia non finisce semplicemente con la risoluzione del caso ma con i quattro protagonisti e il loro guardare avanti, al loro futuro, ma anche qui mi è dispiaciuto perché ci si concentra sopratutto su Bronwyn e Nate, che io adoro, però, visto che il romanzo è sempre stato molto corale, mi pareva più giusto dedicare qualche parola in più anche ad Addy e Cooper. Però sappiamo quello che succede a tutti i personaggi principali e c'è quindi una certa completezza della storia anche se personalmente non mi ha molto soddisfatto questo finale...

Nonostante questo credo che sia una bella lettura, sia perché sono alla fine “crolla”, mentre la tensione riguardo il caso di Simon è ben presente durante tutta la narrazione; vengono anche affrontati temi molto attuali e diversi, dalla pericolosità dei social network alla droga, dall’abuso fisico alle malattie mentali, e i protagonisti che, come dice lo stesso Simon durante la fatidica punizione che da inizio alla vicenda, sembrano ricalcare i personaggi stereotipati di un classico film americano per adolescenti, in realtà vanno oltre quegli stereotipi e ci troviamo difronte ad una storia davvero avvincente e appassionante per un pubblico adolescenziale e non.



Non dimenticatevi di commentare e dirmi se siete rimasti soddisfatti dal finale del romanzo e se avevate visto giusto ;)


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