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giovedì 31 maggio 2018

Review Party "Il marciume" di Siri Pettersen



Buongiorno lettori!
Come ho già scritto nella mia tappa d blog tour (lo avete seguito, vero?) sono stata felicissima di partecipare a questa iniziativa dice tutte noi blogger abbiamo discusso quello da fare, collaborato e fangirlegguato su questo secondo capitolo della Raven Rings Trilogy di Siri Pettersen (ricordatevi #piúRimepertutte)
E adesso parliamo del romanzo de Il marciume questo nuovo capitolo che parte da dove il primo è finito...


Titolo: Il marciume
Serie: Raven Rings #2
Autore: Siri Pettersen
Casa editrice: Multiplayer edizioni
Data di uscita: 17 maggio 2018
Prezzo: 21 (cartaceo)


Immagina di essere braccata in un mondo ignoto. Sei senza identità, senza famiglia, senza soldi. Tutto ciò che hai è un cacciatore di teste, un nato da una carogna, e un’orribile, crescente consapevolezza della tua identità.
Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivedere il suo amico sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro ambiente urbano è un bersaglio facile. Ma la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha agognato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.



Una cosa che apprezzo sempre molto nelle saghe (per via della mia schifosa memoria) è il fatto che anche se avete letto il libro precedente a mesi (se non addirittura anni) di distanza bastano poche pagine per immergervi di nuovo in quel mondo, nella sua storia e ritrovare con piacere i diversi personaggi; non necessariamente vengono ri-raccontati gli eventi nello specifico, ma un nome, un particolare vi fa accendere la lampadina nella vostra testa e collegare tutto, ricordare quello che è successo e proseguire la storia senza troppa difficoltà. E vista la mole dei due volumi di Siri Pettersen e la quantità di particolari e fatti accaduti ciò è più che positivo e dimostra una certa attenzione da parte dell’autrice per la storia che racconta.

Infatti, come se non ci fossimo mai allontanati da loro, apriamo Il marciume e ritorniamo dai suoi protagonisti, Hirka e Rime: la prima ha attraversato il Cerchio dei Corvi e adesso si trova nel nostro mondo a cercare di vivere una vita normale, dimenticando Ymslanda e coloro che ha lasciato, in particolare Rime alle prese con le difficoltà di essere il Portatore del Corvo, a capo di un Consiglio ostile e con la minaccia degli Orbi non finita con la morte di Urd e l’allontanamento della stessa Hirka. Come è possibile tutto ciò? I due ragazzi scopriranno tutti i segreti rimasti nascosti e non detti nel primo volume, la vera storia del Veggente e il Marciume che si aggira e contagia tutti i due mondi.
La storia, divisa tra due personaggi e due mondi, mi è piaciuta molto. Hirka alle prese con la modernità è raccontato con spontaneità e genuinità; inoltre la ragazza fa molti incontri, è sempre in pericolo, braccata e inseguita da diversi personaggi e le è difficile capire di chi fidarsi e di chi no. Bello anche il fatto che si ritrova a visitare alcune mete europee quali Venezia, Stoccolma, York, e mi piace come ci sia molta attenzione e curiosità per questi posti, come la storia si allarghi e comprende posti a noi più familiari ma allo stesso tempo pieno di misteri, di personaggi pericolosi che tramano nell’ombra e di oggetti innocui al nostro occhio umano ma in realtà molto importanti. Per quanto riguarda Rime vediamo i cambiamenti di Ymslanda e di come lui cerchi di cambiare il mondo in cui vive, sempre però pensando a Hirka e scoprendo segreti e rivelazioni molto importanti e che lo porteranno a prendere delle scelte irreversibili per lui e per la storia. Se per il primo volume infatti, arrivati alla fine, avvertiamo in qualche modo che tutto sarebbe potuto finire così, perché c’è una sorta di completezza nel racconto, qui invece arrivati alla fine ci rendiamo conto che non è ancora finita e anzi, è appena iniziata. Riuscirete a collegare tutti i fatti tra il primo e il secondo volume e avrete così una visione più chiara della storia raccontata finora, ma ci sono alcuni punti ancora oscuri, non c’è una Fine ben definita e quella ci sarà nel terzo e ultimo volume di questa trilogia davvero bellissima.

Arrivare alla fine non sarà terribile ma anzi più appassionante che mai e sì, vorrete avere subito tra le mani il successivo volume, ma questa lettura sarà molto soddisfacente, bella, divertente; vi sentirete a casa perché ritroverete quei personaggi e luoghi che avete amato nel primo volume e vedrete anche l'evoluzione dei due protagonisti e anche altri personaggi secondari avranno il loro spazio e ci sarà più facile comprendere i loro gesti e le loro azioni (no, non sto parlando di Damayanti), mentre vi piaceranno i nuovi personaggi che sono da tenere d’occhio e mi raccomando attenzione a Graal e Naiell (state attenti alla loro storia: è importantissima!). 

Non è facile che un secondo volume sia all’altezza se non addirittura superiore al suo predecessore, ma per Il marciume sento di dire che è così, che le alte aspettative lasciate dalla lettura de La figlia di Odino non sono state infrante ma anzi superate e ci ha lasciato una forte attesa per il terzo volume che sono pronta a scommetterci non deluderà, anzi. E proprio per questo, se per puro caso non avete ancora iniziato questa bellissima serie leggetela assolutamente: non ve ne pentirete.




La serie Raven Rings è così composta:



Ditemi se anche voi avete amato Il marciume e la serie Raven Rings e perché ;)


2 commenti:

  1. concordo con te, non è stato facile non deludere aspettative così alte, ma è veramente eccezionale

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    1. verissimo! E meno male, non so se avrei "sopportato" un romanzo non all'altezza de La figlia di Odino

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