Buongiorno lettori!
Dopo aver recensito il volume La mano sinistra del buio durante il Review Party a lui dedicato toccano una serie di approfondimenti su questo romanzo in un Blog Tour da non perdere! Io mi occuperò di riflettere su come in questo libro si mischino molto bene la fantascienza e il fantasy in un mix unico ma stupendo!
Titolo: La mano sinistra del buio
Autore: Ursula K. Le Guin
Casa editrice: Mondadori
Data di uscita: 26 ottobre 2021
Pagine: 300
Prezzo: 14,50 (cartaceo)
Sul pianeta Inverno, coperto di ghiacci perenni e dominato da una struttura semi-feudale, l'Ecumene ha inviato un emissario, Genly Ai, incaricato di convincere gli indigeni a unirsi alla Lega. Non sarà facile per lui entrare in contatto con gli abitanti di quel mondo alieno, ancora ignoto, che trascorrono i cinque sesti della loro esistenza in uno stato ermafrodito neutro, per poi essere maschi o femmine solo nei giorni del kemmer. Per riuscire nel suo intento, l'Inviato dovrà superare differenze biologiche, culturali, psicologiche, sociali e comprendere articolate organizzazioni politiche, oltre che affrontare condizioni estreme in un attraversamento del grande Nord degno di Jack London. Opera rivoluzionaria per i suoi aspetti concettuali e stilistici, "La mano sinistra del buio" descrive – nota Nicoletta Vallorani – «la progressiva costruzione di un rapporto di amicizia tra diversi che oltrepassa con spontaneità struggente ogni genere di differenza, e ogni differenza di genere». La nuova traduzione di Chiara Reali riesce a restituire tutti i colori di un testo complesso e delicato, un romanzo dallo stile fluido e composito, che mostra come categorie da noi ritenute determinanti non lo siano affatto, e come sia possibile progettare una cultura che da esse prescinda. «È questo che insegna la creazione immaginaria,» conclude Vallorani «ipotizzare mondi che potrebbero insegnarci qualcosa sul nostro.»
La mano sinistra del buio è un romanzo di fantascienza. Ma, come segnalato dalla stessa autrice nella prefazione al volume edito da Oscar Vault, questo genere fa delle previsioni su cosa potrebbe accadere nel futuro in base a nuove scoperte scientifiche e non solo. La previsione però rimane sempre fiction e speculazione, un po' come fanno profeti e vaticinatori veri e falsi. Non si tratta di prevedere il futuro ma di raccontarne una visione. In una maniera che si è anche scientifica, ma anche legata alla magia e ad aspetti del fantasy con cose impossibili.
Per quanto il romanzo sia fantascientifico, ambientato in un futuro lontano fatto di alleanza planetari e di viaggi spaziali simili a quelli che leggiamo e vediamo in film e libri di questo genere, ci sono molti elementi fantasy legati al mondo di Inverno dove il protagonista Genly Ai si trova ad interagire con esseri asessuati e le loro regole di comportamento; ma anche con il loro credo fatto di dei, spiriti e mitologie che ricordano quelle presenti in romanzi fantasy, alcuni come quelli scritta dalla stessa Ursula K. Le Guin come i suoi celebri Racconti di Terramare. Sono degli aspetti che riguardano questo mondo che pare essere "indietro nel tempo", uno più retrogrado di quello dal quale viene Genly, dopo non ci sono questi elementi, i vaticini e i profeti, la magia e la religione, l'appartenenza a clan e comunità dalle tradizioni particolari e uniche. E questi aspetti sono molto importanti per la mitologia del romanzo e anche il viaggio che compie Genly incontrando gente diversa.
Sono diversi gli aspetti che mischiano fantascienza e fantasy, a volte piccoli altri più grandi. Ma in generale abbiamo una atmosfera quasi magica ma indubbiamente intrigante e che rende la lettura molto piacevole e avvincente. C'è una certa varietà ad esempio sulle lingue e su come comunicare. Perché esistono apparecchi che traducono in automatico e ci stiamo avvicinando li - pur con tutte le imperfezioni... ma c'è spazio di miglioramento. Ma da mezza linguista mi è molto piaciuto come in alcune occasioni, poiché Genly studia le lingue del pianeta, si trova a fare riflessioni puramente linguistiche sul fatto che esistono o non esistono dei termini e come tradurre alcune parole. Insomma la lingua è anche il riflesso di chi la parla e utilizza ed è riflesso della cultura.
Possiamo anche interpretare la questione della asessualità e del kemmer come qualcosa di moderno. Certo, forse non arriveremo ad essere/avere esseri asessuati come i personaggi di Inverno, ma possiamo vederla in un altro modo, nell'abbattere ed eliminare il più possibile le differenze tra i due sessi, i pregiudizi che esistono e che sono problematici. E ricordiamoci che questo romanzo è degli anni '70 e quindi possiamo dire che ha cercato di prevedere il futuro, un augurio che l'autrice voleva esprimere e far riflettere.
A tal proposito troviamo riferimenti ai cambiamenti climatici, che avvengono per mano umana e non solo, tema assolutamente importante e attuale, e anche parecchie innovazioni tecnologiche, come ad esempio la stufa a batteria bionica che dura 14 mesi... Cioè vi rendete conto? E la cosa curiosa è che forse alcune cose sono probabili in un futuro non troppo lontano, perché si tratta di scoperte legate agli studi scientifici e chissà cosa succederà...
Ma come ho detto la forza de La mano sinistra del buio sta nel mischiare astronavi che compiono viaggi spaziali e profeti ai quali Genly si rivolge per poter capire se sua missione sarà un successo. O in mancanza di un mezzo di trasporto lui e Estraven compiono un incredibile viaggio a piedi in mezzo ad una steppa ghiacciata, con tutti i problemi naturali, il freddo, le provviste, i chilometri così pochi nonostante la fatica. Ma abbiamo anche la magia, il dothe, una condizione che fornisce grande forza ma richiede un prezzo da pagare per mantenerlo, ma Estraven non esita per aiutare e salvare la vita di Genly e se stesso. Uno stato magico ma con le sue regole e principi quasi scientifici, al pari dello stato di kemmer e il suo ciclo per riprodursi. Regole scientifiche che si collegano a comunicare sia con la mente, in una sorta di telepatia oltre ad apparecchiature che viaggiano nello spazio per trasmettere messaggi...
Insomma sono tanti gli aspetti fantasy e di fantascienza che si mischiano in questo romanzo che stupiscono ma fanno anche riflettere. A volte sono cose evidenti altre un po' più sottili ma in ogni caso intriganti e affascinanti che spingono a continuare la lettura e anche a voler esplorare ancora e ancora questa storia
Vi ricordo le altre tappe del Blog tour con altri approfondimenti su La mano sinistra del buio e sull'opera di Ursula K. Le Guin! Non perdetevele, scoprite i blog partecipanti qui sotto
E voi cosa ne pensate di questi due aspetti del romanzo che si mischiano? Vi piace? E quali altri romanzi presentano questo mix? Fatemelo sapere nei commenti!
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