Buongiorno lettori!
Felice Haikyu Day a tutti! Oggi infatti si celebra questa serie di Haruichi Furudate e la pallavolo che insomma mi sembrava giusto dare il mio contributo con questo appuntamento di This Is The End dedicato ai volumi conclusivi di questo spokon che mi ha preso tantissimo. Scopriamo assieme il suo emozionante finale <3
Titolo: Haikyu L'asso del volley di Haruichi Furudate
Titolo originale: Haikyuu
Edizione italiana: Edizioni Star Comics, 45 volumi, completa
Ha inizio la partita tra Karasuno e Kamomedai. Guidato da Hirugami e Besho il muro dei gabbiani sta dando problemi ai corvi che non riescono a sfruttare appieno i suoi giocatori, sopratutto Hinata che sembra perdere nella sfida per il titolo di "Piccolo Gigante" con Korai. Un ragazzo segnato dalla sua altezza bassa e però forte e risoluto, che si è impegnato fino in fondo e che raccoglie le simpatie di Udai, il "Piccolo Gigante" che aveva ispirato Hinata a giocare a pallavolo. Una cosa che personalmente non mi è piaciuta anche se il personaggio di Korai è molto interessante e ben delineato in pregi e difetti. Bella l'attenzione al muro del Kamomedai e le analisi che gli spettatori con altrettanti muri potenti (come il Nekoma e il Date Kogyo) danno alle diverse azioni in un misto tra ammirazione per quel muro che mette in difficoltà il karasuno (che li ha battuti) e la voglia dei loro amici-rivali di sconfiggere gli avversari. Si conclude il primo set del match e il secondo inizia con parecchie sorprese e abbiamo Asahi, l'asso, preso di mira... Riusciranno i nostri eroi a batterlo? Sono curiosa di saperlo e comunque -6 al finale T_T
Continua la partita tra Karasuno e Kamomedai, una sfida che mette molto in difficoltà i nostri protagonisti. In particolare, come si evince dalla stupenda copertina, Asahi nelle vesti di asso della squadra viene preso di mira: il muro gli sta dietro e diventa difficile per lui superarlo e fare punto. E a guidare questo muro dall'altra parte della rete abbiamo Hirugami, l'inamovibile che però è un personaggio che nasconde molto più di quello che sembra dal suo impassibile e freddo viso. Mi piace molto questo personaggio, mi ha conquistato pian piano nel corso dei capitoli in cui compare lui e la sua squadra e lancia un bel messaggio, di accettare le proprie debolezze e i propri limiti e di saper anche rinunciare quando non riusciamo più. Insomma si diversificano i modi di giocare ed amare la pallavolo e si lasciano aperte molte porte per ulteriori sviluppi di questa partita e dei personaggi coinvolti che comunque vengono approfonditi in vario modo e sotto diversi aspetti, sempre in maniera stupenda.
Una partita dove tutti stanno dando il massimo fisicamente e mentalmente. Il Kamomedai si rivela un avversario temibile per il Karasuno che però risponde con tutte le sue armi, con ogni giocatore che sfrutta le sue abilità come Tsukishima a muro, e Hinata che fa quello che gli viene meglio: fare da esca agli avversari. Il ragazzo realizza che quel ruolo gli si addice e compiace più del famoso titolo di "Piccolo Gigante" per il quale si batte con Korai. Una crescita di questo personaggio che sul finale del volume ha una svolta ulteriore che credo nessuno avrebbe potuto immaginare e che da un twist che mi lascia ancora sconvolta. Forse era necessario per il successivo sviluppo della serie, ma sopratutto proprio per Hinata, il suo protagonista che abbiamo seguito nel corso della serie nel realizzare il suo sogno di giocare a pallavolo e la sua voglia di combattere e rimanere in campo fino alla fine. E quindi abbiamo un bello shock che però rende questo volume importante per il proseguimento della serie.
Hinata lascia il campo del Torneo di Primavera lasciando ai suoi compagni gli ultimi attimi del set. Un set che perderanno a favore del Kamomedai. Una partita emozionante e un'avventura di tutto rispetto per il Karasuno e i suoi membri, tra chi si diplomerà e chi potrà continuare a giocare ancora qualche anno... Perché finito il Torneo si apre un nuovo capitolo sopratutto per Hinata che prende un'importante decisione per migliorarsi.... Entriamo nell’arco finale della serie con un time skip e un nuovo ambiente che metterà alla prova il nostro protagonista e il suo volersi migliorare per sconfiggere il suo nemico-amico che sta mostrando a tutto il mondo quanto vale. E il bello di questa parte è vedere proprio l'evoluzione fisica e psicologica di Hinata che deve affrontare nuove difficoltà come la solitudine, la comunicabilità con altre persone che non ci capiscono. Ad aiutarlo in questo momento buio abbiamo il ritorno di una vecchia conoscenza alquanto inaspettata e che racconterà anche il suo percorso da quando lo abbiamo lasciato aggiungendo dei dettagli molto belli e che danno l’impressione che non sia fatto tutto a caso ma che, anzi, sia stato tutto quanto programmato dall'autore fin dagli inizi - o quasi. Insomma molte sorprese che lasciano la voglia di voler vedere come tutto andrà a finire.
Hinata ha da giocare un’ultima partita a beach volley prima di tornare in Giappone, facendo coppia con Heitor, un giocatore locale che gli diventa amico. Un'ultima occasione per mettere a frutto gli insegnamenti di quegli anni in Brasile e prepararsi ad usarle in Giappone dove entra in una squadra professionista, i Black Jackals, e si troverà ad affrontare proprio Kageyama. Un incontro che ci fa tornare alle origini, a come i due si sono incontrati e hanno iniziato questa loro sfida neanche troppo nascosta a dimostrare le loro rispettive abilità sul campo da gioco, battendosi. E in questa occasione iniziamo a vedere cosa sia successo ad altri personaggi, quale strada professionale hanno scelto che a volte va oltre la pallavolo, ma rimane in linea con i loro caratteri e le loro aspirazioni. Parti a volte brevi, giusto delle comparse ma che a suo modo dicono tanto e che mi sono piaciute ma anche sorpreso! Bello anche come ciò lancia anche un messaggio positivo di poter fare quello che si desidera, di trovare la propria strada e dare il massimo. E questo lo si vede con i due gemelli Miya che si separano ma rimangono comunque uniti e si supportano a vicenda. Insomma si prospetta una partita piena di colpi di scena sul campo e non!
Tutto il campo con i vecchi amici e compagni di Hinata in presenza o collegati per vedere il match tra Black Jackals e Schweiden Adlers stanno vedendo i miglioramenti del ragazzo a seguito del suo allenamento in Brasile. Ma non è il solo ad essere cresciuto e migliorato perché Haikyu mette al centro Hinata e la sua rivalità (positiva) con Kageyama. E abbiamo infatti un bellissimo capitolo dove quest'ultimo ci viene raccontato fin dalla sua infanzia e a vedere come si sia avvicinato alla pallavolo grazie a suo nonno. Vediamo dei retroscena della sua storia e capiamo meglio le motivazioni che lo hanno spinto alle medie a diventare il "Re del Campo", nella sua veste peggiore. Perché adesso il ragazzo ha trovato la persona forte con la quale misurarsi che il nonno gli aveva promesso di incontrare un giorno continuando a giocare a pallavolo. Ha quindi affinato la sua abilità di alzatore e continua a fare meraviglie, dominando il campo portando ad una rimonta incredibile della sua squadra. Insomma come andrà a finire il match non è chiaro... Ma il bello di questo volume, come in generale della serie nel suo complesso, è che non si concentra solo su quelli che sono i due protagonisti, ma anche su altri personaggi, facendo quasi sempre un tuffo nel passato per poi vedere il loro presente, mostrando così la loro evoluzione e crescita personale oltre che fisica. Cosa che vediamo con Miya che grazie al suo ex capitano Kita trova il modo di migliore la sua battuta, o Bokuto che ci mostra la fine di quell'emozionante Torneo di Primavera e come da allora sia cresciuto, perdendo quei comportamenti assurdi con i quali faceva dannare i suoi compagni del Fukurodani e che lo hanno fatto diventare un vero asso. Insomma continuiamo a vedere che fine hanno fatto vecchi e nuovi personaggi e questa partita non smette di sorprendere con parecchie mosse straordinarie che si vorrebbe che questa partita e la serie andasse avanti per altre decine di volumi e non si concludesse al prossimo...
Il volume inizia dando l'impressione che non siamo giunti alla fine. Infatti viene dato spazio all'esplorazione di alcuni personaggi non ancora raccontati come Sakusa, uno sguardo completo che mostra come ha iniziato a giocare e cosa lo spinge a continuare; e poi Ushijima, il suo rapporto con il padre e i suoi "problemi da asso". In generale c'è un continuo ritorno alle origini, momenti del passato, ricordi e la voglia delle due squadre di battersi dando il meglio di loro. Purtroppo come si dice ad una certa "La festa sta per finire" così come la partita che ha mostrato la crescita dei diversi personaggi coinvolti, ma sopratutto quella di Hinata e Kageyama. I due protagonisti abbracciano i loro ideali, debolezze e punti di forza facendosi notare non tanto dal pubblico che li osserva, composto anche da amici, vecchi compagni e avversari, ma sopratutto uno dall'altro. Perché il punto era di dimostrare la propria forza all'altro amico-nemico con il quale si è vissuto tanto quando erano insieme al Karasuno, ma anche poi da separati e nuovamente con l'appuntamento delle Olimpiadi in avvicinamento sono pronti a giocare insieme e non solo ogni volta che sarà possibile. Ho sempre dichiarato che avrei voluto un vero e proprio Olympic ARC a conclusione della serie, ma mi è piaciuto come abbiamo comunque uno sguardo a questa manifestazione che tiene pure da conto del Covid anche se scritto un anno prima delle "vere" Olimpiadi, quindi con inesattezze e imprecisioni ma che tocca ed emoziona allo stesso modo. La serie ha pochi riferimenti temporali ma sono tutti precisi e hanno una loro logica che si riesce a seguire e apprezzare sopratutto in questa ultima parte della serie. Credo che nonostante tutto ci sia stata da parte dell'autore una buona programmazione di tutta la serie e delle diverse parti, come anche gli approfondimenti di alcuni personaggi fatti all'ultimo, ma in maniera completa che comunque si apprezzano ancora di più. E poi i messaggi che lasciano sulla vita oltre la pallavolo, il capire il proprio percorso e seguirlo fino in fondo mettendoci tutto se stesso. E i legami che si creano, che ci fanno incontrare altre persone e vederle come amici anche quando sono avversari e che per questo ci permettono di migliorare a livello personale oltre che in campo. E questo è quello che vediamo rappresentato benissimo in Hinata e Kagyama e nel loro rapporto che è così, e sempre lo sarà, non importa se le loro strade si separeranno, o quando e come si riuniranno. Personalmente ho adorato come si chiude un cerchio ma rimane aperta una porta almeno nella nostra fantasia, dove possiamo immaginarli ancora intenti a confrontarsi, litigare, punzecchiarsi e giocare ancora e ancora... E per quanto non era il finale che mi aspettavo mi ha comunque emozionato tanto, l'ho trovato perfetto per come viene portato e presentato mostrando una evoluzione ma allo stesso tempo mostrando come sono i personaggi che abbiamo conosciuto e amato fin dal primo volume. E credo che sia ciò che me li farà mancare di più ma che renderà piacevole ogni rilettura di questa serie.
Visto che è alquanto difficile mettere tutti i link delle recensioni di tutti i precedenti volumi vi lascio il tag Haikyu dove le potete trovare ;)
Ditemi se anche voi avete seguito e amato questa serie e cosa ne pensate della sua conclusione: avete pianto tanto quanto me T_T? Aspetto i vostri commenti!
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