Che estate è stata! Piena di tante e diverse letture che mi hanno accompagnato nel bene e nel male... Insomma le letture riempiono le giornate piene e quelle di relax anche se si può sempre trovare il tempo per un buon libro, no? Ma ricordiamo in questo Wrap-Up le letture estive appena passate e ricordatevi di commentare con le vostre preferite!
Avevo preso questo romanzo su consiglio di una amica che conosceva l'autrice ed è rimasto un bel po' nello scaffale. Nel mentre la mia amica lo aveva letto e mi ha detto che non le era molto piaciuto e quindi sono partita male... Però ho provato a leggerlo senza pensare a ciò ma la storia non mi ha preso. La questione che la protagonista Ylenia cerca di conquistare i fidanzati delle amiche per mostrare la loro infedeltà è interessante di per se ma sfruttato male - e forse anche un po' esagerato perché non si salva nessuno se non Brian, l'interesse amoroso della protagonista; secondo e di conseguenza, le donne non possono tradire? Lo so che gli uomini sono "giustificati" più delle donne ed è un problema ancora attuale ma mi pare che nel romanzo sia tutto esagerato e ci si accanisce e condanna solo uno dei due sessi. Insomma fare che una donna tradiva il fidanzato e creare una parità delle situazioni, e mostrare che il tradimento o l'intento di tradire sia grave sempre. Detto questo il comportamento di Ylenia non mi convince e risulta contradditorio in un certo senso, anche quando inizia a piacergli Brian che vuole corrergli dietro e allo stesso tempo abbandonarlo... Cioè un tira e molla che non mi convince. Poi ok l'idea della sospensione dell'incredulità, ma in certi casi è dura. Il viaggio in America della protagonista è nonsense partendo dal fatto che non sa l'inglese, ma sogna di andare a New York perché... Beh tutti lo sognano no? Nuova vita, nuove opportunità in maniera stereotipata senza alcun dubbio. E riesce in questo sogno grazie anche al supporto di una amica americana conosciuta che era in vacanza in Italia anni prima... Nessun problema di visti, permessi ecc anche perché mi è rimasto un dubbio ossia se alla fin fine era un viaggio di piacere o invece era il voler rifare una vita, lavorare e vivere li, ed ecco quindi questo dubbio su carte e certificazioni (che potevano essere un qualcosa in più alla trama o essere liquidate in poche righe, ma essere trattate). Tralasciando però la questione cartacea, diciamo che il punto sta che comunque rimangono un po' nel vuoto le parole sui sogni e sugli incoraggiamenti che Ylena fa e riceve. Insomma per quanto le premesse erano interessanti, l'esecuzione risulta un po' dubbia diciamo, la narrazione poteva essere più chiara, non tergiversare anche su alcune situazioni anche ripetitive oltre al cadere in clichè che uno si trova a non godere la storia sapendo già dove andrà a parare... Peccato, speravo mi piacesse di più
2 stelle Una storia particolare di una operaia che dopo aver perso un pezzo del suo anulare trova il nuovo lavoro come segretaria del dottor Deshimaru che si occupa di fare degli esemplari, ossia conservare oggetti ed emozioni che i suoi clienti gli portano e tenerli catalogati nel suo magazzino. La nostra protagonista svilupperà uno strano rapporto con il suo datore di lavoro e abbiamo delle riflessioni sugli esemplari quegli oggetti che provocano ricordi tristi e piacevoli e a cosa siamo disposti a farne, anche a lasciarli in un vasetto e non poterli mai più rivedere. Un racconto interessante, non mi è dispiaciuto anche se assolutamente strano e il finale un po' aperto ma che forse viene lasciato allo spettatore per la sua interpretazione personale - nonostante possiamo dire che il precedente lo renda abbastanza chiaro. Comunque è piacevole anche se mi è rimasto un po' poco a fine lettura; la scrittura è piacevole, la storia appassionante che spinge a voler proseguire la lettura ma arrivata alla fine ero un po' "Tutto qui?", quindi il mio giudizio è positivo ma non troppo.
3 stelle
Questa è l'autobiografia o meglio memoir di Keiko Takemiya che ripercorre gli inizi della sua carriera e le sue difficoltà nell'ideare e pubblicare Il poema del vento e degli alberi, il manga che ha dato inizio al genere BL e che negli anni 70 è stato uno di quelli che ha rivoluzionato lo shojo in generale. La Takemiya racconta la sua esperienza personale, come era il rapporto tra autore e editor e cosa si voleva da una mangaka; la poca libertà di sperimentare e che lei insieme ad altre autrici che ruotarono attorno al cosiddetto Salone Oizumi cercarono di cambiare, portando nuove storie, tematiche anche legate ai bei ragazzi e all'omoeroticità. Un racconto di quegli anni e della voglia di cambiamento e sperimentazione, ma anche uno sguardo sull'autrice e sulla sua interiorità, i suoi problemi, il suo desiderio di raccontare una storia particolare e alla quale ha lavorato anni, ma anche il suo rapporto con altre autrici. In particolare non si può non citare Moto Hagio, amica e collega ma il suo successo e apprezzamento nel mondo manga ha creato dei sentimenti contrastanti che Takemiya racconta molto bene, in maniera umana che noi possiamo ritrovare nel nostro vissuto, perché anche noi abbiamo provato quel misto di invidia e apprezzamento verso un amico o una persona cara che ci creava anche disagio in sua presenza, dover moderare le parole e non esprimere i nostri veri pensieri a riguardo. Ma tutto questo libro presenta pezzi dove l'autrice si confessa in maniera quasi intima e che colpisce per la sua potenza emotiva, la sua frustrazione di non riuscire nonostante impegno e passione. Insomma un bel volume, preciso per come racconta anche quel periodo storico e cosa ha significato per la storia dei manga; e poi uno sguardo ai retroscena per la creazione di una pietra miliare nella storia del manga. Forse mi sarei aspettata uno sguardo più preciso su manga di per sé, ma mi è comunque piaciuto questo racconto dell'autrice, la sua esplorazione che fa comprendere molte dinamiche editoriali, vecchie e non, e senza volerlo - o comunque senza che fosse l'obbiettivo del racconto - offre anche suggerimenti e consigli per chi vuole creare storie, non per forza manga ma proprio come ideare una storia e come ragionarci in una maniera che possa soddisfare il suo creatore ma anche il pubblico. Si tratta di una bellissima edizione, belle le note, poche ma precise e poi ci sono alcune piccole illustrazioni a colori che rendono questo volume imperdibile per chi ama la Takemiya e le sue opere, ma anche chi vuole capire cosa è successo negli anni '70 e cosa/come delle giovani autrici hanno cambiato davvero il mondo manga una volta per tutte.
5 stelle
Avevo spesso visto in libreria questo volume e mi interessava, intrigava, ma tra una cosa e l'altra l'ho sempre lasciato sullo scaffale. Per fortuna (?) il Corriere della sera lo ripropone nella sua collana dedicata alla letteratura giapponese contemporanea e quindi l'ho preso e letto immediatamente. È il diario autobiografico di Aya Kito che a 14 anni inizia a non sentirsi bene e scopre di avere una malattia degenerativa. La ragazza racconta le sue paure, insicurezze per il futuro e anche il suo voler andare avanti, continuare a camminare e vivere nonostante le difficoltà e il dolore, gli sguardi e i comportamenti della gente, la compassione e tanto altro. Sentimenti contrastanti e forse difficili da capire per chi non ha problemi di salute equiparabili a quelli della protagonista, ma si crea una certa empatia con lei e la sua situazione, si fa il tifo che tutto possa andare per il meglio anche se non è possibile vista la sua situazione medica. Rimane però un racconto toccante, con una postfazione interessante e umana... Insomma sono soddisfatta di questa lettura breve ma intensa.
4,5 stelle
Siamo giunti all'ultimo volume della trilogia delle Cinquanta sfumature raccontata dal POV di Christian Grey. Un bel volume, a me è molto piaciuta questa trilogia perché offre un bella introspezione di questo personaggio con tutti i sui pregi e difetti. Soprattutto questo volume si rivela migliore dei precedenti con intanto parecchie scene inedite, non presenti nella trilogia principale, ma in ogni caso molto belle e interessanti. Grazie ad esse leggendo il POV di Christian capiamo meglio alcune cose che Ana ha scoperto dopo o non era chiare ne a lei ne al lettore della trilogia originale. Detto questo che comunque reputo importante quando ci sono romanzi con un secondo POV che deve ovviamente avere elementi nuovi, la cosa più bella importante e apprezzabile è quella dell'esplorazione del personaggio, anche del suo passato con alcune rivelazioni importanti e nuove che aggiungono qualcosa in più. Non dico che alcuni aspetti di Christian e del suo carattere non siano problematici, ma lo si capisce di più proprio per come lui racconta i suoi traumi, le sue paure, il suo essere maniaco del controllo ma anche amare profondamente Ana e la sua famiglia, ma anche apprezzare il lavoro dei suoi collaboratori rimasti sullo sfondo anche se li abbiamo conosciuti un po' meglio. Insomma a me è molto piaciuto, è stato un romanzo molto lungo e non leggero visti i lunghi capitoli, ma anche qui non direi che ci sono grandi momenti da tagliare per snellire il tutto... E credo che sia una trilogia per i fan naturalmente, ma forse qualche mezzo detrattore potrebbe trovare il personaggio di Christian Grey più interessate e piacevole da scoprire rispetto a quello di Ana e quindi apprezzare in generale questa storia non perfetta ma piacevole e che emoziona e fa sognare.
5 stelle
Da amante dei libri sono incuriosita anche dal loro mondo e quindi volevo assolutamente leggere questo libro che spiega e racconta i libri. Si compone infatti di una serie di articoli che affrontano temi diversi, dalla nascita dei caratteri a come si stampano i libri, come aprire una libreria, chi sono i ghost writer e cosa fanno, insieme a curiosità di vario genere sui libri, dalle classifiche alla traduzione di celebri titoli, alla storia di alcune case editrici famose dandoci uno sguardo al loro interno e alla loro storia. Sono articoli relativamente brevi ma interessanti anche per chi questo mondo lo conosce già un po’ e magari già sapeva alcune cose. Credo quindi che sia perfetto per chi vuole approfondire alcuni aspetti e scoprire e imparare fatti nuovi e curiosità, oppure può essere un punto di partenza perfetto, semplice e simpatico per chi si vuole addentrare tra le pagine di un libro e scoprire il loro mondo.
5 stelle
Confesso che ogni tanto con mia madre guardo le diverse fiction Rai. Non mi dispiace che alcune siano tratte da romanzi e quindi da lettrice ho la curiosità di recuperarle per leggere la storia originale e le differenze. La mia preferita tra quelle viste la scorsa primavera era Màkari e quindi trovandolo al supermercato ho preso questo libro che raccoglie 4 racconti che introducono il personaggio di Saverio Lamanna e le sue avventure o disavventure a Màkari e nella zona di Palermo. Per quanto il primo racconto ci presenti Saverio che, dopo essere stato licenziato per aver combinato un enorme casino nel suo lavoro al Ministero degli Interni, si reca a Màkari nella casa estiva della sua famiglia per rifarsi una vita, credo in generale che se uno non conosce già il personaggio forse si trova un po' spaesato, ma magari è una mia impressione. Io già conoscevo e apprezzavo Saverio, Piccioniello e Suleima, conoscevo le relazioni e i loro caratteri quindi mi sono sentita a casa ma non so per altri lettori estranei alla serie. Detto questo c'è una certa fedeltà della serie tv che deve rimpolpare per l'episodio ma ci sta, forse sono stati uniti più racconti o libri. Infatti essendo racconti anche autoconclusivi non so se esita un ordine o come si collegano altri libri di questo personaggio, vorrei informarmi a riguardo che lo stile mi è piaciuto, la spigliatezza e l'ironia anche dark di Saverio mi piace tantissimo, più che nella serie (anche se chapeau a Claudio Gioè per la sua interpretazione); o Piccioniello e le sue magliette sempre epiche. Suleima non è tanto esplorata, ma mi piace come nei racconti si veda meglio la sua relazione con Saverio, di natura sessuale ma non solo, con i messaggini che si scambiano e come si piacciono sempre di più e vivono quotidianamente piccole e grandi situazioni. Insomma sono rimasta soddisfatta in generale da queste storie, forse un filo di delusione per E' solo un gioco, il racconto di quello che è il mio episodio preferito della fiction e che qui ha una conclusione significativa ma un po' così, quasi affrettata. Ma in generale mi è piaciuta la lettura e ho voglia di leggere altro di Saverio, ma anche altro di Savatteri e vedere come se la cava con un personaggio diverso - visto che parrebbe che Saverio esiste e Savatteri si occupa solo di riportare le avventure che lui vive...? Sarà così o è un espediente per vendere più copie? Ma comunque io uno come Saverio lo vorrei conoscere perché non ci credo che esiste uno cosi XD
5 stelle
E ditemi quali libri hanno accompagnato la vostra estate e che consigliate da leggere anche in autunno ;)
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