f

venerdì 27 aprile 2018

Le stagioni degli anime #1 Winter 2018


Buongiorno lettori!
Avevo avuto già questa estate una mezza idea di fare una rubrica dedicata agli anime dell’ultima stagione ma tra una cosa e l’altra non l’ho più fatta. Lo faccio adesso perché mi è ritornata la voglia e i titoli che mi hanno accompagnato durante questo lungo inverno mi sono molto piaciuti e volevo condividerli con voi.
Iniziamo a dire che non guardo solo anime ma anche qualche serie (Quelle che hanno un American X Story, Games of thrones, How to get away with murder - mi rifiuto di chiamarlo con il suo titolo italiano! - e Outlander, sono quelle che seguo più regolarmente) e forse un giorno parlerò anche di queste serie ma nell’ultimo anno e mezzo mi sono ritrovata spesso a vedere anime durante i pasti perché mangio spesso da sola (T_T), la televisione non funziona (e il più delle volte non ha programmi che mi piacciono, almeno non nelle fasce orarie durante le quali potrei vederla) e anche le famosissime serie americane mi hanno attratto poco ultimamente; gli anime sono brevi, ci sono varie piattaforme che ti permettono di vederli gratuitamente e quindi tra una cosa e l’altra, un anime al giorno toglie la tristezza di torno (era così il detto, no?) e mi sono vista un po’ di serie, nuove ma non solo. Proprio perché mi sono avvicinata al mondo degli anime tardi, due annetti fa o poco più, ci sono tante serie di 3/4 anni fa che recuperato solo ora, ma quest’inverno mi sono data molto di più a nuove serie e quindi pensavo di condividere con voi queste mie visioni (se siete curiosi però potrei parlare anche di altre serie non della stagione anche solo brevemente; un unico post diventerebbe controproducente e lungo ma forse un post a parte si può fare).
Spero che la cosa vi piaccia, perché rientra anche nel discorso che porto avanti da qualche mese sul volere che il blog parli di me e delle mie passioni e al diavolo visualizzazioni e commenti (anche se sempre graditi): come dicevo non guardo molte serie Americane, non sono abbonata a Netflix (però ci sto pensando...), guardo pochi film perché sono lunghi e spesso anche se vorrei vederli mi ritrovo con poco tempo da dedicarci (e no, un film non si interrompe a metà e lo si riprende poi, non esiste per me!) quindi guardo anime. Non faccio poi delle mega maratone che in due giorni mi vedo un’intera stagione, vado principalmente a un episodio massimo due per volta, anche di due serie diverse, giusto per non ritrovarmi a fissare il muro della cucina mentre mangio o mentre aspetto che l’acqua bolla...
Ecco, direi che l’introduzione è stata abbastanza lunga e chiara. Aggiungo che l'idea è di fare un post ogni tre mesi circa, nel periodo tra la fine di una stagione anime e l'inizio della nuova (indicativamente pensavo di farlo nei mesi di aprile, luglio, ottobre e gennaio) e appunto vi parlerò delle serie concluse che mi sono piaciute di più e di quelle che voglio vedere nella nuova stagione.
Ultima cosa: su consiglio spassionato del caro Gigguk (adoro i suoi video!) ho iniziato ad usare MyAnimeList per tracciare le serie che vedo e per trovare tutte le informazioni aggiornate e precise su serie nuove e vecchie; c'è anche una app molto efficiente sopratutto per aggiornare le serie che vedete, indicando l'episodio al quale siete arrivati. Vi consiglio a mia volta l'utilizzo e se avete voglia potete anche seguirmi (questo è il mio profilo). 



Titolo: A place further than the universe
Titolo originale: Sora yori mo Tooi Basho
Episodi: 13 (conclusa)
Piattaforma in italiano: Crunchyroll

Una cosa che credo di non aver mai rivelato prima è, il mio desiderio di andare, un giorno, in un posto freddo. Ma freddo freddo. Dove c’è solo il ghiaccio, la neve, pinguini, orsi, renne. Insomma ho reso l’idea? (Sono stata segnata da piccolina dalle foto della Finlandia di amici dei miei e dagli account di National Geographic che mi pubblicano foto carine di animali e non...). Quando mi hanno detto che A place further than the universe parla di quattro liceali che vanno in Antartide con una missione civile ho detto che dovevo quantomeno vedere il primo episodio, ma mi sono trovata a recuperare tutti gli episodi in brevissimo tempo. la protagonista Mari si rende conto di non aver combinato nulla nei suoi due anni di liceo, di non aver vissuto appieno la sua giovinezza e anche quando ci prova, quando decide di saltare la scuola e di andare in giro, non ci riesce. Un giorno incontra per caso Shirase, una sua compagna di scuola che ha un obbiettivo molto particolare: andare in Antartide, il luogo dove la madre è morta durante una spedizione. Mari decide di aiutare Shirase a realizzare il suo sogno, ma in un certo senso diventa il suo sogno e il suo obbiettivo è quello di Hinata, commessa che ha abbandonato la scuola per lavorare e, Yuzuki, baby Star della televisione che non ha amici. Le quattro ragazze in mezzo a tante difficoltà riusciranno a salire sulla nave che le porterà in quel posto che la madre di Shirase definiva ai confini dell’universo....
È una storia bellissima, mi ha subito colpito e appassionato perché poi le protagoniste hanno dei sentimenti comunissimi e anche il loro tentativo di andare in Antartide presenta molti problemi e questioni reali e legittime, niente viene idealizzato o risolto così (tranne forse i genitori della protagonista che in pratica dicono “Si, vai in Antartide un paio di mesi, nessun problema!”). Insomma impossibile non riconoscersi in almeno una delle ragazze e simpatizzare anche con gli altri personaggi, ognuno con una sua storia e con un suo motivo per andare in Antartide. Ho adorato tantissimo anche i rapporti che ci sono tra le ragazze e altri personaggi, tra ad esempi Shirase e il capo della spedizione, vecchia amica della madre che si sente in colpa per la sua morte. Non sono informatissima a riguardo ma anche la rappresentazione della spedizione, dei preparativi, della vita sulla nave e nella stazione mi sembrano ben spiegati e rappresentati nonostante ovvie omissioni che avrebbero rallentano la storia (e forse anche annoiato lo spettatore). La cosa che mi è piaciuta di più è la poesia che permea la storia, le bellissime rappresentazioni di tutti questi elementi nuovi e sconosciuti, della nave e del continente che le nostre protagoniste vogliono raggiungere, i momenti di riflessioni prima di un passo importante come quello che rappresenta il loro viaggio: mi ha molto commosso. La storia unendo momenti di divertimento e curiosità, con altri più seri e importanti, ti fa riflettere e ti invita a provare qualcosa di nuovo, di realizzare il tuo obbiettivo per quanto strano , anormale e difficile. Mari all’inizio non riesce a prendere il treno per andare a Tokyo a divertirsi un pomeriggio forse perché non aveva un obbiettivo, una motivazione e quando la trova riesce addirittura ad abbandonare tutto e andare in Antartide. Anche noi non siamo obbligati ad andarci ma forse nel nostro piccolo abbiamo tante, forse tantissime cose, per le quali dobbiamo trovare il coraggio e la determinazione per farlo, per provarci e mettere tutto noi stessi e credo che sia questo il bellissimo insegnamento di questo anime. E che i pinguini sono meravigliosi anche se puzzano.





Titolo: Dame x Prince Anime Caravan
Titolo originale: Damepri Anime Caravan
Episodi: 12 (conclusa)
Piattaforma in italiano: VVVID

Ani è la principessa di Inaco, un piccolo regno agricolo circondato da due grandi regni, il militaresco Milidonia e il pacifico regno di Selefalen. La giovane viene incaricata dai suoi genitori di firmare un trattato di pace con i due regni vicini e in quell’occasione incontra i principi di tali regni: il narciso Narek, erede di Milidonia con i suoi soldati sempre pronti ad assecondare la sua vanità, e il nobile Vino, più impegnato a cercare affascinanti “fiorellini” che a salvaguardare il suo principe; poi c’è l’angelico Ruze, principe ereditario di Selefalen che con un solo sorriso ha tutti ai suoi piedi, affiancato dal suo fratello minore Mare, un otaku lamentoso che preferisce la sua buia stanza al suo luminoso regno ben guidato grazie all'efficiente consigliere Chrom. Il destino porterà i cinque principi a diventare amici (più o meno...) e a vivere delle incredibili e divertentissime avventure (o forse sarebbe meglio dire disavventure?) mentre all’ombra qualcuno trama per portare guerra e caos in tutti i tre regni...
E' una serie divertentissima, morivo dal ridere ogni volta perché mischia bene sia soliti cliché tipici di anime comici (Episodio alle terme? Si! Episodio dove i protagonisti diventano bambini? Si!) sia elementi più nuovi, in particolare i personaggi maschili che non sono proprio i classici principi azzurri, ma anzi sanno essere terribili, viziati, snob e la povera Ani spesso non sa cosa fare con loro e non si può che compatirla. I suoi personaggi sono molto ben delineati, fin dal primo episodio, però ci regaleranno nel corso della serie varie sorprese, modificando il loro modo di essere in favore degli amici, di Ani (inutile dire che ognuno avrà una piccola cotta per la ragazza, no?) e anche dei loro regni, amati e odiati continuamente. E' una serie alquanto corale, sia per i tanti personaggi principali sia per altri personaggi di contorno ma comunque importanti e sempre presenti, come Teo, il contadino-cavaliere al sevizio di Ani che farebbe di tutto per la sua principessa, e Gurimaru, un coso rosa e magico che dovrebbe aiutare l'erede di Inaco ma in realtà combina solo dei guai; menzione d'onore a Riot, capo delle guardie di Milidonia (merita una lunga vacanza, stare dietro a Narek non è un compito facile) e i tre soldati armati di specchio, ventaglio e coriandoli per rendere il loro amato principe ancora più bello di quello che è (gli adoro!). Posso capire che molti potrebbero considerarla banale e ridicola ma mi è molto piaciuta perché non si deve prendere sul serio e si deve apprezzare per la divertente commedia che è; inoltre, come accennavo prima, con il proseguire della storia i protagonisti capiranno molto su loro stessi e ci sarà una loro evoluzione importante. Anche se poi, non perderanno occasione per ritrovarsi ancora una volta insieme a fare casini.



Titolo: How to keep a mummy
Titolo originale: Miira no Kaikata
Episodi:12 (conclusa)
Piattaforma in italiano: Crunchyroll

Il giovane Sora è abituato agli strani regali del padre archeologo in giro per il mondo: il suo ultimo pacco conteneva un sarcofago e dentro al sarcofago c'era una mummia... alta solo un paio di centimetri e incredibilmente carina. Il giovane vorrebbe inizialmente rispedirla indietro ma questa piccola mummia si affeziona immediatamente al ragazzo e con i suoi gesti e le sue emozioni conquista il cuore di Soma che la chiama Miii-kun. Mii-kun è una mummia davvero atipica: abbaia come un cane, mangia cibo per cani e mele, ma si comporta come un bambino, curioso e sempre pronto a giocare e scoprire il mondo che lo circonda. E da anche una mano con le faccende domestiche, insomma chi non vorrebbe una mummietta così? Mii-kun però non rimarrà solo perché infatti amici e compagni di scuola di Sora faranno anche loro la conoscenza di piccole creature magiche che diventeranno ben presto loro compagni inseparabili: il duro e burbero Tazuki accoglierà il piccolo demone Connie, l’allegra Mogi-chan invece farà amicizia con il draghetto Isao, mentre Daichi troverà sollievo dai suoi incubi grazie a Mukumuku, un baku (non so dire altro) che si nutre di cattivi sogni (ed è coccoloso!). Insomma, i quattro ragazzi e i loro magici amici vivranno tante avventure piene di divertimento e dolcezza, creando dei legami indissolubili tra di loro e con il magico mondo che circonda il nostro, con tutte le sue misteriose creature.
Sentendo il titolo non mi aspettavo una serie così carina! Insomma ero incuriosita dalla faccenda "mummia" perché adoro tutto quello che riguarda l'Antico Egitto e quindi ho iniziato a vederla e la dolcezza di Mii-kun mi ha conquistata: non si può non amare questa piccola mummia in cerca di affetto e amore, che piange fino alla disidratazione quando Sora è a scuola e si accontenta con poco, con piccoli oggetti e con il cibo (siamo tutti felici quando ci danno il cibo, no?). Non è una mummia tradizionale, ma come le sue omonime è piena di misteri e segreti che Sora cerca di indovinare con poco successo perché alla fine non gli importa: lui è felice della compagnia di Mii-kun e vuole solo continuare a passare del tempo con lui. Credo che l'evoluzione di Sora sia molto bella perchè infatti lui era un ragazzo solo e diligente nel portare a termine i suoi compiti a casa e a scuola, ma con Mii-kun ha sempre con se un amico e riesce a risaldare il suo legame con l'amico Tazuki e a crearne di nuovi con Mogi e Daichi, con l'aiuto più o meno indiretto dei loro amici magici. Il finale forse è un po’ frettoloso e non conclude completamente la vicenda, ma rimane comunque una bella serie, carina, divertente, dolce e con il messaggio che gli amici quelli più veri e importanti sono anche quelli che incontri nei modi più assurdi e incredibili ( e che tutti avremmo bisogno di una mummietta carina al nostro fianco).



Titolo: Sanrio boys
Titolo originale: Sanrio Danshi
Episodi: 12 (conclusa)
Piattaforma in italiano: Crunchyroll

Kouta è un comune liceale che un giorno scopre che i suoi due compagni di scuola, il popolare Yuu e l'asso della squadra di calcio Shunsuke, sono appassionati di personaggi della Sanrio, rispettivamente di My Melody e di Hello Kitty. Kouta già quando era piccolo nascondeva il suo amore verso il cagnolino della Sanrio Pompompurin, ma grazie ai due ragazzi decide di lasciar perdere i commenti della gente e di esprimere il suo amore verso questi personaggi. Nel mentre i tre fanno amicizia con il ligio presidente del consiglio studentesco Seiichirou, che ha una passione segreta nei confronti del puffoso Cinnamoroll (e il suo luogo preferito dove potersi rilassarsi dopo una giornata impegnativa è nient'altro che il parco di divertimenti Sanrioland), e Ryo, il più piccolo del gruppo e l'unico maschio della sua grande famiglia al femminile e che come Kouta non riusciva ad accettare il suo amore per i due angioletti Kiki e Lala per paura di essere considerato troppo femminile. Cinque ragazzi diversi per origine e passioni, se si esclude la passione per i personaggi Sanrio che li hanno portati a creare una solida amicizia e che decidono di lanciare ai loro compagni e allo spettatore il messaggio che non bisogna guardare agli altri, a cosa pensano di noi e avere paura di essere giudicati per le nostre passioni, ma dobbiamo viverle orgogliosi (perché lo sappiamo che è tutta invidia e che anche loro vorrebbero un portachiavi Kittyful come il nostro). Inoltre dopo i primi episodi dove l'attenzione su Sanrio, su suoi personaggi (e qualcuno potrebbe anche parlare di product placement) l'attenzione si concentra sui ragazzi e sulla loro amicizia, sul progetto di creare uno spettacolo teatrale per mostrare la loro amicizia e divertirsi insieme; a mio parere inoltre anche prima i prodotti Sanrio erano presenti ma avevano sempre un motivo di essere presenti perché erano legati a ricordi importanti e avevo un significato: per Kouta il suo importantissimo pupazzo di Pompompurin era un regalo della nonna, il quaderno di My Melody  di Yuu è il lugo dove raccoglie le ricette per la sua sorella minore e Shunsuke è convito che senza il suo portafortuna di Hello Kitty la squadra di calcio perderà. Insomma non c'è niente di troppo commerciale, specialmente quando la storia prende davvero piede e diventa, come ho detto, più concentrata su quello che vogliono fare i protagonisti e la bella amicizia che si crea tra di loro, andando oltre i personaggi che li hanno uniti. E' una storia molto piacevole e carina, esprime sentimenti nei quali tutti noi ci possiamo riconoscere e può aiutarci anche a trovare la forza di non pensare ai giudizi degli altri ma di concentrarci su quello che ci rende felici.



Titolo: Idolish7
Titolo originale: IDOLiSH 7
Episodi: 15 (in corso)
Piattaforma in italiano: Crunchyroll

Iniziamo col dire che ho voluto vedere questa serie ancora in corso perché il character design è stato fatto dalla bravissima Arina Tanemura, che è la mia mangaka preferita e quindi volevo seguire assolutamente questo Idolish7. La storia ruota attorno alla piccola agenzia di idol Takanashi e a sette ragazzi che vogliono debuttare con loro, con tutti i problemi dell'industria e i loro problemi personali. A guidare questi ragazzi la figlia del presidente alla sua prima vera esperienza di manager che però legherà molto con i ragazzi e insieme cercheranno di muoversi in questo ambiente, dominato dal gruppo del momento, i Trigger: belli, amati, talentuosi e facenti parte dell'agenzia rivale ma anche un modello da seguire per arrivare al successo (posso dire che li amo forse più dei sette protagonisti?). Insomma tanti personaggi con storie diversissime ma tutti determinati a far sentire la loro voce al mondo e raggiungere i cuori delle persone.
Una delle cose che più ho apprezzato di questa serie è il fatto che più di altre che hanno una trama simile, sia molto ancorata al reale, sia per i temi trattati, per come viene spiegato il loro percorso per debuttare sia i video delle canzoni che non hanno strani voli nel cielo o altre cose strane (scusa Uta no Prince Sama,ma lo devo dire!). La storia poi si allontana molto anche dai soliti stereotipi e dei soliti cliché prendendo anche strade molto imprevedibili, mentre i rapporti tra i suoi personaggi sono molto complessi e anche loro, hanno anche un'umanità e dei sentimenti nei quali è facile riconoscersi. E poi le musiche sono poche ma ben usate, non stufano e anzi appassionano molto e senti più l'emozione di sentire quella canzone. A maggio usciranno gli ultimi due episodi di questa serie e sono curiosa di vedere come finirà perché siamo arrivati a un momento importante della storia e sarà interessante vedere come succederà sia agli Idolish7 che ai Trigger (e Trigger fan là fuori, su YouTube trovate Before Radiant Glory un episodio speciale su come è nato il nostro trio preferito - anche sottotitolato, non disperate - e non ho ben capito ma ce ne dovrebbe essere almeno un altro a loro dedicato quindi, stay tuned).



Altre visioni: Cito per correttezza altre serie che devo terminare ma mi sono molto piaciute. Ovviamente da due anni il mio inverno è accompagnato da Yowamushi Pedal che con la quarta stagione Glory Line continua ad essere appassionante come non mai (anche se non vedremo per davvero la gloriosa linea del traguardo finale, ma per questa stagione ci accontentiamo del traguardo della seconda giornata di gara). Poi una serie chiaccheratissima e visivamente bellissima ossia Violet Evergarden che devo terminare, ma i primi episodi che ho visto sono spettacolari e alla fine mi sono sempre ritrovata a piangere, quindi ho deciso di metterla in stand-by per ricaricarmi emotivamente prima di proseguirla. E una serie che porta molta gioia è Gakuen Babysitter, una storia divertente e dolce sul rapporto tra due fratelli orfani che grazie ad un asilo diventeranno più uniti e faranno amicizia con dei coetanei: una serie davvero tanto dolce e carina che non vedo l'ora di finire!



Le visioni che attendo di più per la primavera:

  • Magical Girl Ore: ha una trama divertentissima e promette molto bene. Anche se tanti l'hanno subito criticato (anche se è bene prima vedere o leggere prima di giudicare, non basta un poster o una trama) io trovo che sia un’idea originale e nuova, che vuole mostrare un nuovo tipo di “maghetta” ammiccando a diversi tipi di pubblico perché tira in ballo generi diversi. Insomma non vedo l’ora di vedere cosa succederà in questo anime! 
  • My hero Academia Stagione 3: ammetto che devo ancor terminare la seconda stagione, non sono neanche a metà ma vorrei cercare di finirla a breve e di dedicarmi al seguito di questa serie che ho iniziato a vedere “tardi” sentendone parlare ovunque (e sentendomi anche un po’ esclusa perché sapevo giusto la trama generale). Finora non mi sento delusa ma anzi mi sorprende ad ogni episodio: sarà così anche nella nuova stagione?
  • Food wars Stagione 3(seconda parte)/4: c’è un po’ di confusione perché i nuovi episodi che inizieranno adesso di Food wars dovrebbero essere sempre parte della terza stagione iniziata in autunno ma molti (anche su canali ufficiali) parlano di quarta stagione. Fatto sta che anche se seguo il manga saltuariamente, le prime due stagioni mi sono molto piaciute e voglio continuare la visione anche perché grazie alla lettura del manga so alcuni avvenimenti che accadranno e sono curiosa di vederli animati!
  • Dorei-ku The Animation: l’anime del manga che in italiano ha il titolo di I miei 23 schiavi del quale ho parlato in vari Manga’s Corner e inutile dirlo che ho adorato il manga e voglio vedere assolutamente l’anime. Sono curiosa di vedere se rimarranno fedeli alla storia e cosa cambieranno perché alcune scene sono molto forti e quindi chissà se e come le animeranno... 
  • Binan Koukou Chikyuu Bouei- bu Happu kiss: conosciuto con il più facile nome inglese Cute High School Earth Defense Club, è la serie che attendevo di più perché le prime due stagioni dell’anime mi hanno divertito parecchio, prendendo in giro i classici anime con maghette e questa nuova stagione ha dei nuovi protagonisti, ma spero che le situazioni siano simili e anche il divertimento e l’intento parodico. 

Ditemi se vi piace questa rubrica e anche voi condividete le serie che avete preferito questo inverno e quali volete assolutamente vedere in primavera!


1 commento:

  1. Sanrio boys e Idolish7 me li ero segnata pure io come titoli XD ma tra una cosa e l'altra non riesco più a vedere tanti anime u.u

    RispondiElimina

Lasciate un commento se vi è piaciuto e meno questo post :)