Titolo originale: Life Senjo no BokuraIl diciassettenne
Yuki Nishi fa sempre un gioco di ritorno da scuola. Cammina lungo la linea della strada. Se cadesse gli squali lo mangerebbero. Ma un giorno trova davanti a se un’ostacolo. Si tratta di
Akira Ito. Anche lui sta facendo lo stesso gioco di Yuki, ma non ci sono squali ad attenderlo, ma spuntoni di ghiaccio. I due per sbloccarsi dallo stallo (e non morire tragicamente nelle loro fantasie) si prendono per mano,
incrociano le loro gambe e in una strana giravolta si scambiano di posto per poi proseguire ognuno per la propria strada. Ma giorno dopo giorno si continuano ad incontrare, a ritrovarsi, si parlano a vicenda e si conoscono diventando amici. E Akira si rende presto conto di provare qualcosa per Yuki…
Così ha inizio
Life Camminando sulla linea, da questo incontro assolutamente strano e casuale dei suoi protagonisti e di quel sentimento che si sviluppa tra di loro.
I due hanno caratteri opposti, modi diversi di vedere il mondo e la vita. Yuki è sognatore, semplice, potrebbe quasi sembrare infantile, ma è in realtà sincero e spensierato. Ha una fervida immaginazione e segue più il suo istinto e la sua passione, curandosi poco degli altri e del loro giudizio.
Akira, invece, ha un carattere serio, a volte un po’ cupo e che segue le regole. In un certo senso sente che i sentimenti che prova per Yuki non sono “giusti” perché la società non accetta quel tipo di relazioni. Ma nel vivere seguendo quei dettami spera di poter essere sereno almeno nel privato.
Però nel suo crescere e diventare adulto si fa sempre più in largo in lui la paura del giudizio altrui, quello della società, le domande pressanti dei genitori e dei colleghi, la routine che lo porta non a vivere ma sopravvivere, e non farsi scoprire…
Due ragazzi normali e protagonisti di una storia che poteva risultare classica e invece diventa altro.
Life racconta del percorso dei due protagonisti durante la loro vita e il loro crescere. Inizialmente,
con ingenuità e imbarazzo, capiscono e accettano i loro sentimenti e poi affrontano le difficoltà della vita, rese più difficili dalle pressioni sociali che essendo gay avvertono. E sono reali. Ciò porta a tensioni tra i due protagonisti, a non riuscire a reggere e poter proseguire quel viaggio iniziato per caso lungo la linea…
Ma è anche una storia che parla di destino, quello di due persone che nonostante tutto forse devono stare insieme. Hanno provato a stare separati e vivere un’altra vita, Yuki nell’avere incontri occasionali e Akira nello sposarsi con una donna. Ma
quelle promesse dette tanto tempo prima riaffiorano in loro e li fanno ritrovare in maniera emozionante per il lettore che soffre insieme ai personaggi. Perché
Life Camminando sulla linea tocca le corde del cuore, racconta una storia d’amore silenziosa e sincera. E nel seguire la vita di entrambi vediamo anche cosa vuol dire amarsi in una età più avanzata dove la passione viene a meno, ma continua ad esserci l’amore, fino alla fine.
Il manga di Miya Tokokura è molto realistico nel raccontare la vita di Akira e Yuki. E’ una storia silenziosa, non ci sono grandi proclami da parte dei personaggi di volersi mostrare, ma di voler vivere senza problemi insieme. Ci sono infatti le difficoltà che tutti abbiamo, prima lo studio, poi trovare un buon lavoro, essere indipendenti, essere felici. Arriveranno poi gli acciacchi della vecchiaia e una vita quotidiana tranquilla dove alcune cose non potranno esserci, come i figli, ma
non manca l’amore e il supporto di una coppia che cresce proprio nell’affrontare tutte questi momenti difficili, rimanendo almeno nei sogni spensierati e giovani come la prima volta che si sono incontrati.
Non è facile trovare un manga come
Life, che segue i protagonisti attraverso tutta la loro vita e lo fa in maniera così spontanea naturale.
Una storia, ripeto, anche semplice, con situazioni nelle quali molti di noi possono ritrovarsi nei dubbi, nelle scelte e nelle paure dei suoi personaggi. E pensare al futuro e chi vogliamo accanto. Un manga che è diverso rispetto ad altri BL che a volte edulcorano o banalizzano le difficoltà di avere una relazione omosessuale, o non mostrano i personaggi oltre gli anni dell’università, quando si entra nel “mondo degli adulti” e si devono prendere scelte importanti per se e per la propria relazione.
La potenza sta proprio in ciò, in un realismo pur ancorato alla fiction, e quindi all’avere anche momenti “magici”, i voli di fantasia dei due personaggi pieni però di significato e poi quel viaggio che li fa incontrare di nuovo.
Niente però che toglie forza a Life, e ai suoi disegni dal tratto delicato e semplice, ma che parla molto. Basta pensare alle prime pagine dove i dialoghi sono assenti a lungo e dove Yuki e Akira comunicano comunque tanto. Ma questi momenti tornano sul finale dove non servono le parole per spiegare cosa succede, ma il lettore capisce e si emoziona comunque.
Ci sono anche delle scene esplicite, ma ciò non toglie le emozioni che pervadono i suoi protagonisti. Anzi sono “necessari” nel mostrare l’avvicinamento dei due, da una amicizia quasi platonica a un vero rapporto di amore. E diventa anche un modo per mostrare i momenti di crisi della coppia, quando ad un certo punto il sesso è qualcosa di meccanico che non da piacere, per poi trovare quell’intesa e voglia di stare insieme e ritrovarsi. E questo è
Life,
un racconto di come la linea che percorriamo, e che possiamo chiamare anche vita, ci mette difronte ad incontri e persone con le quali possiamo proseguire il percorso. Magari le perdiamo di vista per qualche tempo, ma se il destino ci mette lo zampino esso farà si che le possiamo ritrovare e stare al loro fianco fino al nostro ultimo respiro.
Life Camminando sulla linea è un manga consigliato non a chi cerca un BL, ma una storia d’amore che va oltre all’orientamento sessuale dei suoi personaggi. Una storia realistica pur con quei brevi momenti che non lo sono poi tanto. Ma non disturbano proprio perché
provocano forti emozioni e anche un po’ di speranza e fiducia di trovare anche noi sulla linea qualcuno da amare per tutta la vita e oltre.