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mercoledì 18 aprile 2018

Recensione: “Tutte Choo per terra” di Bea Buozzi

Buongiorno lettori!
Torniamo a recensire (ho un po' di arretrati, mi dispiace!) e lo facciamo con il seguito di uno dei primi romanzi che ho recensito sul blog, quindi se avete amato Matta per Manolo di Bea Buozzi potete sicuramente dare una lettura al suo seguito Tutte Choo per terra, un nuovo capitolo per Il club dei tacchi a spillo. Sara un romanzo all'altezza del suo predecessore? Scopritelo nella mia recensione!



Titolo: Tutte Choo per terra
Serie: Il club dei tacchi a spillo #2
Autore: Bea Buozzi
Casa editrice: Mondadori
Data di uscita: 24 giugno 2014
Pagine: 244
Prezzo: 4,99 (ebook), 13,90 (cartaceo)


«Il manuale sul principe azzurro parlava chiaro. In caso di esperienze fallimentari serviva un cerotto. Di dimensioni più o meno grandi, a seconda della ferita. Un cerotto speciale, però, che non si poteva comprare in farmacia.» Assorta nei suoi pensieri, avvolta nel lusso della business di una delle compagnie aeree più blasonate al mondo, Valentina "festeggia" a diecimila metri d'altezza il suo compleanno con un viaggio di lavoro: l'attività frenetica per il noto marchio di moda di cui è responsabile commerciale è l'antidoto per nascondere la solitudine, come si fa con la polvere sotto i tappeti, e dimenticare. Dimenticare di essere una single senza possibilità di recesso, che gli uomini più appetibili hanno già l'anello al dito e che gli anni scorrono fino a farti sentire come se "avessi la stessa data di scadenza di uno yogurt dimenticato in fondo al frigo". Lavorare è il suo cerotto, insomma: ma non è il rimedio giusto. Tra un viaggio di lavoro e il consueto tran tran di Palazzo Ranieri – che abbiamo imparato ad amare con Matta per Manolo –, tra la vita reale con i suoi sentieri accidentati e quella virtuale che sembra promettere magiche scorciatoie per la felicità, Bea Buozzi ci regala una nuova commedia piena di humour, di sogni e di personaggi irresistibili come Ivanna, dispensatrice di consigli preziosi, o Ernesto, "l'ascensore, sempre in arresto", così particolare da meritarsi un nome di battesimo e perfino una canzone.



Valentina è una donna sempre in viaggio: non ha tempo per l’amore ma solo per le scarpe della sua azienda che promuove in giro per il mondo senza sosta. E poi per Eva, il suo alter ego su Facebook, una donna audace e intrigante ben diversa da lei, o meglio l’espressione più pura di una parte di lei che ha paura di far uscire, di mostrare agli altri, ai suoi familiari, colleghi e amici. Ma adesso, tra i vari ammiratori di Eva qualcuno si è fatto avanti, vuole andare oltre lo schermo del computer e incontrarla di persona e la stessa Valentina ha deciso di darsi forza e di buttarsi. Le cose forse non vanno sempre come uno aveva sperato, ma l’amore è più vicino di quanto Valentina creda...


Il primo volume della trilogia Il club dei tacchi a spillo mi aveva molto divertito e ho subito preso i successivi volumi che sono legati ma si possono leggere indipendentemente: compaiono i personaggi del primo libro Ivanka e Palladiana ma la protagonista assoluta è Valentina e le sue vicende. Lei è un personaggio e una voce narrante molto autoironica e spigliata, ma quando si parla di amore diventa più timida e mostra la sua debolezza nell'esporsi e farsi avanti, diventando un po' come un'adolescente alla prima esperienza. Si è sempre nascosta dietro la tastiera ma sa benissimo che non può continuare a farlo perché anche per la sua età (tasto dolente, eh?) deve farsi avanti per poter trovare l'amore. E nonostante l'impegno che ci mette le cose non andranno proprio come aveva previsto, e quando sembra che Valentina, dopo aver sistemato i problemi dei suoi cari, sia destinata a rimanere sola, ecco che tutto si risolve, in maniera però frettolosa e anche poco romantica devo dire...

Insomma c'è tanto divertimento, ci sono molti personaggi e situazioni, ma credo che a volte tutto ciò vada a scapito della storia principale e non abbia senso; il finale è la cosa che mi è piaciuta di meno perché molto frettoloso e si tratta di una cosa un po' ex-machina che poteva essere maggiormente sfruttata lungo tutto il romanzo e non solo in un paio di occasioni. Non nego che mi è piaciuto maggiormente il primo capitolo della trilogia e che questo mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca perché mi cade su forse la cosa più importante, ossia il finale, che rovina una bella e divertente storia con una protagonista molto moderna e reale che ha pensieri e situazioni simili a quelle che noi tutte viviamo e dalla quale impariamo a prendere le cose con ironia.


 meno


La serie Il club dei tacchi a spillo di Bea Buozzi è così composta:


  • Matte per Manolo, Il club dei tacchi a spillo #1, Mondadori, giugno 2014 (leggi la mia recensione!)
  • Tutte Choo per terra, Il club dei tacchi a spillo #2, Mondadori, giugno 2014
  • La vita è una Loubou meravigliosa, Il club dei tacchi a spillo #3, Mondadori, luglio 2014



Non dimenticatevi di dirmi la vostra opinione sul romanzo!



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