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martedì 1 ottobre 2019

Wrap-Up #32 Agosto e Settembre 2019


Buongiorno lettori!
Spero sempre di poter scrivere di più ma alla fine non riesco. Però ai nostri appuntamenti mensili, come Wrap-Up, cerco di stare fedele e quindi adesso vi parlerò delle mie letture di questi ultimi due mesi! Sono pochi ma per ottobre ho alcune letture che dovrò condividere assolutamente con voi quindi stay tuned e intanto parlatemi delle vostre ultime letture!



Pandora Il potere di Arishat di Licia Troisi
La fine di questa saga molto YA e per la quale sono troppo grande ma mi è molto piaciuta. Sapevo che inizialmente dovevano essere 5 libri, non so come sarebbe stato ma tranne un paio di punti forse un po’ veloci o risolti in maniera semplicistica direi che questo volume va benissimo. Tutta la vicenda viene ben conclusa, c’è un dolce lieto fine. Le parti del passato mi sono molto piaciute e sono molto “mature” senza mai esagerare. Inoltre mi piace come si siano seguiti i diversi personaggi lasciandoli sul più bello per tenere alta la tensione e come il destino d Pam e compagni sia a lungo stato buio, senza via di uscita per poi risalire pian piano e uscirne vincitori. Credo poi di non averlo detto nelle altre recensioni dei volumi ma questa ambientazione romana e italiana è molto bella e fedele (te pare, autrice di Roma!); sembra scontato ma spesso non è così e anzi un plauso per questa grande aderenza al reale che va si nell’ambientaizone, ma anche nella rappresentazione dei diversi personaggi con storie diverse, età diverse ma ben raccontati e assolutamente reali e molto relazionabili, sopratutto i due protagonisti e in particolare Pam che è davvero una protagonista non usuale ma che non si può amare e supportare per il suo coraggio e la sua determinazione
4 stelle



Sono sempre io di Jojo Moyes 
Di solito i seguiti sono peggiori del primo volume di una serie o film che si voglia. Questo non è il caso. Chiariamoci ho amato tanto Io prima di te, ma non troppo. Sentivo che mancava qualcosa e infatti Dopo di te mi era piaciuto ancora di più perché analizza davvero il cambiamento che ha portato Will nella vita di Louisa e come lei pian piano, in sua memoria, vive e prova nuove esperienze. E visto il finale di questo romanzo era inevitabile almeno un altro capitolo di questa serie, ed eccoci servito Sono sempre io. Insomma dietro ci sarà pure una questione di marketing ma allo stesso tempo trovo una certa continuità con la storia iniziata e il voler analizzare la psicologia di Louisa, a come ha affrontato la morte di Will, cercato di riprendersi di vivere, e finalmente ha trovato la sua strada. In questo romanzo deve capire davvero cosa vuole fare, a cosa è disposta a rinunciare per il suo lavoro e le persone che ama e anche il suo buon cuore e innocenza saranno messi a dura prova. Mi è molto piaciuto questo romanzo molto reale nel raccontare la meraviglia e l'incredulità di una comune ragazza che si trova catapultata nella New York dei "rich and famous" e a come voglia trovare il suo posto e forse capire davvero cosa essere e di quali persone circondarsi per essere felice per davvero. Bellissimo, divertente e commovente come solo Jojo Moyes riesce ad essere, con comunque una grande coerenza del personaggio di Louisa e non solo. Per me è assolutamente promosso ed è stato un vero piacere leggere questo romanzo e seguire Louisa ancora una volta e vedere il viaggio che ha fatto per arrivare ad essere se stessa. "Ciao, Louisa Clark." (cit.)
5 stelle




La vita è una Loubou meravigliosa di Bea Buozzi
Il terzo capitolo di questa trilogia inizialmente non mi stava convincendo. L'inizio infatti è alquanto confusionario poiché mischia presente e passato in maniera poco efficace. C'è il famoso countdown all'inizio di ogni capitolo che ci aiuta a capire lo scorrere del tempo e a destreggiarci tra quello che accade, ma a parte questo ho trovato molta confusione e poca chiarezza. Dopo questo inizio non molto brillante ecco che però il romanzo si riprende e mi è maggiormente piaciuto anche se ho trovato molti elementi poco chiari e superficiali. Il rapporto della protagonista Clorinda e del suo Mister Buk è allegro ma appunto manca l'amore, se non giusto giusto per il finale dove vediamo anche il loro cambiamento e, in parte, la crescita di entrambi. Insomma non mi ha molto convinto in generale anche se è indubbiamente una lettura leggera e piacevole, senza molte pretese e quindi godibile nonostante tutto. Credo comunque che il primo romanzo della trilogia Il club dei tacchi a spillo sia il migliore, mentre gli altri hanno un po' perso e non hanno saputo ben sfruttare gli altri inquilini di Palazzo Raineri, attorno al quale ruota la storia, e anche i personaggi già presentati nei romanzi precedenti e le loro comparsate sono troppo casuali, brevi e “ex-machina" a mio parere.
4 stelle



La geisha e il suonatore di banjo di Jerome Hallier
Questo romanzo era il bella vista sullo scaffale della libreria dove vado di solito. Ho letto la trama e il retro e mi aspettavo un determinato tipo di romanzo, una storia d'amore. Almeno così ho interpretato la presentazione che mi veniva proposta. Mi sono ritrovata un alto genere di storia. Abbiamo sì una geisha e un suonatore di banjo, ma non c'è tanto l'indagine di una storia con implicazioni romantiche tra i due, quanto più una sorta di parallelo tra le loro vite e il loro viaggio per raggiungere la Parigi del 1900 in pieno fermento per l'Esposizione Universale. Due vite diverse, due mondi diversi tra di loro e la musica al centro della vita dei due protagonisti e che è la loro fortuna e la loro condanna. In tal senso ho comunque molto apprezzato questo romanzo anche se non era quello che mi aspettavo. Storicamente è ben curato, con una grande attenzione all'epoca dove si svolge la vicenda e cura dei dettagli. Mi è piaciuta anche la parte del Dottor Azoulay, che lega tutte le fila della storia con il suo fonografo. In originale il titolo del romanzo è "I ritratti sonori del Dottor Leon Azoulay" e la storia acquista più senso, ma mi rendo conto che un libro con un titolo meno poetico di quello italiano sarebbe stato più difficile da vendere. In ogni caso sono riuscita ad appassionarmi alla storia: man mano che leggevo ho apprezzato sempre di più il contrasto che incarnano i due protagonisti, rappresentanti delle loro nazioni e di una certa tradizione. Insomma non era quello che volevo e pensavo di trovare quando ho acquistato questo romanzo ma mi è molto piaciuto. E' un libro breve, meno di 200 pagine e molto scorrevole, che segue appunto i due anzi i tre protagonisti nel loro viaggio e nel cambiare della loro vita e delle loro prospettive.
4 stelle


Non dimenticatevi di condividere con me le vostre letture migliori (e peggiori) degli ultimi mesi!


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