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mercoledì 21 ottobre 2015

Recensione: "E alla fine sei arrivato tu" di Hélène Battaglia

Buongiorno lettori!

Oggi per voi la recensione di un romanzo che vi avevo presentato ad agosto e che ho avuto il piacere di leggere durante il mio soggiorno indiano. Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa anche se il finale non mi ha convinto...

Voi avete avuto modo di leggere E alla fine sei arrivato tu di Hélène Battaglia? E le vostre impressioni? Leggete la mia recensione di questo bellissimo romanzo e poi ditemi la vostra!



Titolo: E all’improvviso sei arrivato tu 

Autore: Hélène Battaglia 
Casa editrice: autopubblicato
Data di uscita: agosto 2015



La vita è bella perché fatta di imprevisti.
Ava, brillante trentasettenne, con una avviata carriera di reporter e una fantastica famiglia che la circonda di amore, sente l’irrefrenabile desiderio di allontanarsi per qualche tempo dalla sua vita perfetta.
Ma cosa c’è dietro quella sfrenata voglia di cambiamento che, da mesi ormai, l'ha assalita, e che non riesce a placare? Cosa potrebbe mai desiderare di più di quanto il destino le abbia già regalato? A offrirle una via di fuga temporanea per tentare di superare, da sola, questa piccola e insospettabile crisi esistenziale, è un'improvvisa e irrinunciabile opportunità di lavoro. Con il cuore stretto, ma convinta di fare la cosa giusta, Ava vola oltreoceano, nella Grande Mela per realizzare un reportage sul museo dell'immigrazione di Ellis Island.
Ma quello che doveva essere solo un viaggio di lavoro di 3 settimane e una pausa di riflessione dai suoi affetti, si trasformerà per Ava in un percorso formativo che la porterà sulle tracce del suo passato.
E all’improvviso sei arrivato tu è un romanzo intenso e coinvolgente, un road trip storico-sentimentale avvincente in cui tutto può succedere. Come nella vita.


L'uscita di E alla fine sei arrivato tu mi ha permesso di poter leggere qualcosa di Hélène Battaglia, un' autrice che ho conosciuto su Twitter, che ho followato e retwittato e promesso di leggere e recensire il suo prossimo romanzo. E così è successo e sono curiosa di leggere altro di questa autrice! Ma non divaghiamo e parliamo di questa storia.

Il bello di questo romanzo è che non capisci subito dove vuole andare a parare, cosa succederà ad Ava nel suo viaggio a New York, visto che imprevisti e sorprese sono sempre dietro l'angolo e, proprio quando tutto sembra risolto, ecco che spunta fuori un mistero legato al passato e ad Ellis Island, l'isola che è stato il punto di partenza per le milioni di persone che hanno inseguito il sogno americano dalla fine dell'Ottocento fino a metà del secolo scorso.

Ava scopre il nome di Lorenzo, un suo antenato, che da Ellis Island ha intrapreso un lunghissimo viaggio attraverso l'America e, adesso, lei stessa vuole intraprendere questo viaggio e scoprire che fine ha fatto Lorenzo, aiutata da Montgomery Gleen, il direttore del Museo dell'immigrazione dell'isola newyorkese, dalla sua assistente Courtney e dagli amici che conoscerà lungo il suo percorso. Un percorso pieno di imprevisti, di sbagli, che la faranno riflettere su se stessa e sul suo matrimonio con Sven; e alla fine del viaggio Ava tornerà completamente cambiata.

Non voglio anticiparvi altro della trama perché non vorrei rivelarvi troppo: come ho detto sopra ci sono tante sorprese e misteri, che vanno gustati pagina dopo pagina. Non mi aspettavo che il libro mi prendesse e colpisse tanto. L'inizio infatti è abbastanza veloce nel raccontare l'incontro tra Sven e Ava e il suo viaggio a New York; poi il tutto rallenta e la parte dedicata al viaggio di Ava alla ricerca di Lorenzo è molto precisa e dettagliata. Tutte le informazioni che ritroviamo nel libro sono molto precise e credo che l'autrice abbia fatto alcune ricerche perché è tutto storicamente corretto (cosa da non sottovalutare.).

Il motivo del mio voto non pieno a questo romanzo è che la scrittura mi è piaciuta, ma in certi punti poteva essere diversa e la parte iniziale, che è molto veloce, poteva essere rallentata per farci godere maggiormente qualcosa sulla vita di Ava con suo marito e suo figlio; inoltre il finale, come ho accennato, non mi ha convinto del tutto. Non vorrei fare spoiler, non mi piace farli se non richiesti, ma senza scendere troppo nel dettaglio vi dico che non credo che l'attrazione che Ava prova nei confronti di Gleen sia allo stesso livello dell'amore che prova con Sven e la sua "scelta" (?) finale non mi è piaciuta. Forse il problema è che il rapporto tra Ava e Gleen è poco sviluppato e rimane troppo superficiale (e anche banale), quindi la scelta della donna è assurda (oltre che senza senso) a mio parere. Insomma forse tutto si può ridurre al fatto che odio il personaggio di Gleen, che forse infondo infondo non è cattivo, ma non mi è entrato nel cuore, e anzi sul finale non ho capito le sue intenzioni, non ho capto il perché del suo comportamento e delle sue scelte che cambiano molto speso durante la narrazione, e non mi hanno permesso di inquadrarlo.

Ava invece l'ho apprezzata perché è molto "normale", una donna che ama la sua famiglia e dopo tanto tempo è sola e deve affrontare delle scelte anche non facili e forse per questo, sul finale, ha preso una decisione così strana e improvvisa. Forse ispirata dalla storia di una donna molto importante nella vita di Lorenzo, prende la sua stessa identica decisione, ma a differenza di questa persona(della quale non voglio rivelare nulla, vi rovinerei la parte più bella del romanzo), i suoi sentimenti e le sue motivazioni sono molto più deboli ed è per questo che non sono riuscita ad apprezarla oltre che a comprenderla sul finale.

A parte questi problemi il romanzo mi è piaciuto, lo consiglio volentieri e, davvero, mi ha fatto venire voglia di leggere altri romanzi di Hélène Battaglia e anche di farmi un giretto a New York... Qualcuno viene con me ;)?



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