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lunedì 19 marzo 2018

Weekend di fuoco a Milano: Cartoomics e Tempo di Libri 2018

Vorrei essere una brava ragazza che finito un evento si mette subito a scrivere, giorno per giorno, le sue impressioni su tale evento ma non sono quel genere di persona per quanto ci metta tanta buona volontà. E anche voi sapete che a eventi alquanto grandi ci si alza presto e si va a letto tardi per 2/3 giorni, non mangi, non vai in bagno, ne esci fuori fisicamente distrutta ma ne vale sempre e comunque la pena. Questo mio weekend di fuoco a Milano è stato incredibile e ne vorrei parlare perché mi piace condividere storie ed emozioni con voi sia che ci siete stati che no.
Accenniamo brevemente al giovedì, festa della donna e giorno di sciopero nel quale ho avuto un pochino paura di non riuscire a partire, ma alla fine c’è l’ho fatta, anche se sono dovuta stare 4 ore in un bar ad aspettare la mia cara compagna di viaggio Viola e il Flixbus che ci avrebbe portato in quel di Milano. E nonostante il ritardo causa traffico, siamo arrivate sane e salve e ho fatto il mio ultimo pasto decente prima iniziare il digiuno fieristico.

Iniziamo da Cartoomics: è la più grande fiera fumettistica alla quale abbia mai preso parte finora. Di solito per un fattore di lontananza ho partecipato solo a fiere diciamo medio-piccole e quindi trovarmi in posto così grande con tanti editori, stand e quant’altro è stato molto eccitante e una bellissima prima volta.
Era venerdì, giorno di apertura ed era alquanto tranquillo, era piacevole girarci, i piedi non dolevano (ancora) e dopo poco meno di 10 minuti che ero entrata avevo già una borsa con 7 manga, una light novel e 4 poster (grazie Giulia!). Capite voi come è andata a finire: ho cercato di seguire l’accurata lista di manga da dover comprare che mi ero preparata ma inevitabilmente mi sono ritrovata a prenderne di non previsti (non tantissimi anche se ero tentata da altri titoli ma ci sono stati degli extra...)
Fare amicizia con Zombie 1
Devo dire che poi tutte le persone che ho incontrato ne vari stand, ai quali ho fatto a volte una domanda e basta, sono stati molto gentili e disponibili (e bravi nel loro mestiere di vendere, con me avete davanti la persona giusta!) e mi è piaciuto farci anche un paio di chiacchiere. Avevo programmato come acquisti sicuri manga nuovi e vecchi che mi mancavano, ma ho girato anche gli stand con gadget vari dove ho preso solo un quaderno con le ali della libertà de L'attacco dei giganti perché lo adoro questo simbolo e il suo significato e delle spille del mio amato Yowamushi Pedal perché anche se non sono una grande amante delle spille erano troppo belle per lasciarle nella cesta dove lo ho intraviste. Ho anche preso delle bellissime stampe della cara Lisa (seguitela qui su Instagram o perlomeno guardate le sue opere!) conosciuta grazie a Yuri in Ice e per l’appunto mi sono presa il mio caro Yuri e un bel Kuroo, ma ne le avrei prese molte altre che erano bellissime (sarà per un'altra fiera, mettiamola così ;) )!
Mi è piaciuto comunque girare con calma i vari stand e ammirare quel che vendevano. C’erano delle figure spettacolari, davvero spettacolari che adoravo anche se non conoscevo il personaggio, ma ho istruito Viola su quelli che conoscevo e gliele ho fatto apprezzare anche a lei (o almeno ci ho provato). La Viola poi ha fatto amicizia con gli zombie che niente erano fantastici, mi facevano venire dei colpi e per questo mi allontanavo ogni volta che ne vedevo uno (mentre Viola ci chiacchierava con loro complimentandosi per il trucco). Era fantastico perché da quella zona riecheggiavano ogni tanto delle urla di persone spaventate e gli spari di zombie che venivano uccisi (e resuscitavano dopo neanche 5 minuti): era una cosa bellissima e ridevo ad ogni urlo. Ma appunto fuggivo dagli zombie e ad un certo punto mi sono ritrovata allo stand della casa editrice Acheron specializzata nel genere horror e mi sono presa due libri con protagonisti proprio gli zombie. Sono strana lo so ma mi ispiravano troppo!
La realtà è sopravvalutata (cit Halliday)
Dopo aver girato nella zona fantasy siamo andate in quella di fantascienza che è un genere che conosco davvero poco ma c’era un gruppo di Star Wars davvero bello e anche i robottoni li adoro anche se no ho mai visto seriamente ne anime ne film ne quant’altro con essi. Mi è piaciuto tantissimo lo stand di Ready Player One con il ragazzo dello stand che prendeva in giro Viola e ammiccava con me perché conoscevo la serie mentre lei no. Ho ricevuto il poster ufficiale del film e ho fatto la foto nella ricostruzione della baracca di Wade, il protagonista. Era perfetta, c’erano pure le carte di merendine che pensavi ti fosse caduta (anche se in realtà non avevi con te merendine varie...) invece è parte del set! Potevi indossare la camicia, i guanti, il visore e le cuffie, partiva la macchina del fumo e via... È stato davvero figo e sono molto felice e soddisfatta della mia foto; ho cercato di copiare Wade quando si alza il visore nel trailer ma nel poster ha anche una mano sollevata e mi sarebbe piaciuto fare una foto anche così. Poi c’erano dei poster del film che riprendevano altri famosi film anni ‘80 che adoravo e quindi spero che siate passati nello stand perché era davvero davvero bello (e non vedo l'ora di vedere il film!).
Abbiamo girato molto ma anche sedute sulle panchine vicino ai finestrini e ho tirato avanti bevendo una specie di te ai litchees e mangiando appena due biscotti. La sera ho letteralmente cenato con uno yogurt e sistemato i miei acquisti. Come ho scritto su Instagram, non mi pento di nulla, ho speso un pochino più di quello che avevo calcolato ma ne sono rimasta contenta davvero davvero tanto e niente, mi piacerebbe ritornarci l’anno prossimo, è stata una bella esperienza davvero! Anche le diverse esperienze che proponevano erano carine anche se non ho partecipato le ho intraviste e mi sembravano molto belle, i prezzi buoni o quantomeno onesti e l’atmosfera allegra e divertente.

Passiamo a Tempo di Libri del quale l’anno scorso ho potuto partecipare solo un giorno e quest'anno ci tenevo davvero a farne almeno due e così è stato. Sabato ammetto che non ero in formissima, non so se chi mi era accanto se ne è accorto: mi sono svegliata con un mal di testa che è andato peggiorando nel corso della giornata fino a metà pomeriggio ma la mattina non è stata male: ho fatto i miei due acquisti assoluti e irrinunciabili per questo TdL, ossia il famoso Principe prigioniero e la mia amata Leta Blake dalla Triskell (e ho ricevuto la loro borsa, ero nei primi 100, yeah!) e poi da Kappalab La storia della principessa splendente (del quale a Cartoomics avevo preso con una mega offerta il dvd del film) e il romanzo della Città incantata che è il mio film preferito dello studio Ghibli dopo Il castello errante di Howl (e se non ancora non lo sapete da Kappalab trovate praticamente tutti i romanzi dai quali sono stati tratti i film dello studio Ghibli e se siete dei fan non potete perderveli!). Ho potuto incontrare la dolcissima Daniela Volontè che mi ha dato le sue deliziose bustine di zucchero e i suoi segnalibri (ne ho tenuto uno, l’altro era per la sua grande fan, e mia cara amica Gio) e poi Rosa di La Fenice Magazine, con la quale chatto ogni tanto ma è sempre un piacere incontrare di persona gli amici virtuali.

È stata una giornata piena di scrittrici: innanzitutto quelle Newton Compton ma non mi sono lanciata nella mischia perché non le conoscevo e ho preferito sedermi davanti allo stand Sperling a chiacchierare con le blogger trovate, Selly di Leggere romanticamente, Sara di Starlight’s Book e Silvia di I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro. Cito poi la carinissima e gentilissima Rossella Gallotti un'autrice self che ho conosciuto grazie a Viola ed è stata con noi in questa giornata!
Non avevo in programma eventi e come dicevo visto che non mi sentivo bene non avevo voglia di andare troppo in giro. Però sono riuscita a seguire un'interessante discussione nello Spazio AIE dove delle giovani editor straniere di Francia, Gran Bretagna e Giappone, hanno parlato del diverso mercato nei loro paesi e di pregi e difetti del mercato editoriale italiano. Sono state dette molte cose interessanti, ho scoperto cose che non avrei immaginato ma cito quella forse più sconvolgente ossia che nonostante tutto anche in Francia e Inghilterra c’è il problema delle basse percentuali di lettori, come pure in Giappone dove c'è anche stato un recente calo della carta stampata a favore del digitale (cosa che riguarda anche i famosi manga); insomma forse le nostre statistiche sono basse ma anche altri paesi hanno questi problemi, non siamo soli! Come modello da guardare e imitare è stata citata l’Olanda che promuove la lettura con iniziative molto diverse e in maniera efficace. Un evento molto bello, mi è molto piaciuto.
In seguito ho fatto pubbliche relazioni, incontrando varie autrici conosciute e non e parlando del più e del meno, non solo di libri e anche questo mi piace, il non concentrarci solo sui libri, per quanto li amiamo. Ammetto che con qualche blogger ho anche spettegolato un po’ che non fa mai male tra noi ragazze e mi ha divertito la cosa. Quando le pubbliche relazioni sono finite e non avevo più voglia di stare seduta davanti alla Sperling ad aspettare Viola che faceva firme e chiacchierate con le autrici Newton, ho fatto un giretto con Silvia: ci siamo rilassate al Tempi di Libri Club e poi siamo passate davanti ad Audible e ci hanno convinte a registrare un pezzetto di un libro nella loro bellissima cabina di registrazione. (E colgo l’occasione per citare le mie care Martina di Liber Arcanus e Annachiara di Please another book con le quali ho passato dei bei momenti nelle scorse fiere e in altri eventi librosi e non, e qui ho solo incrociato per pochi attimi). Da Audible è stato molto divertente, loro molto professionali e gentili: ho registrato un pezzo di Fandom di Anna Day e avrei voluto registrare qualcosa in più ma si poteva fare giusto un pezzetto, circa 2 minuti quindi ho dovuto interrompermi a metà ma sono riuscita a terminare bene il pezzo. Non so come poterla caricare la registrazione che è venuta bene, mi piace ma devo capire come. Magari vedo di fare un mini video su YouTube con i due pezzi di registrazione video che ho. Comunque è stata una bella esperienza divertente che ho fatto con Silvia, ci siamo divertite entrambe! E poi ci siamo salutate, ho recuperato la Viola e siamo tornate a casa a farci una tisana e un piediluvio.

Domenica, iniziata con la pioggia e con un momento di panico perché Viola pensava di aver perso il cellulare, sono andata al luogo di ritrovo con la Gio ma lei non arrivava e non rispondeva al telefono, neppure la Viola e iniziavo a temere il peggio. Ma alla fine lo “staff” di Bookmarks are Reader’s Best Friends si è riunito per il secondo anno di fila a Tempo di libri (abbiamo provato a incontrarci a BookCity ma l’influenza ha colpito). Che dire è stato bello rivedere Gio e scambiarci opinioni, esperienze, pettegolezzi e altro mentre giravamo per gli stand. È stata la prima volta in vita mia che appena entrata dal Libraccio ho subito visto due libri che volevo a metà prezzo e non me li sono fatti sfuggire (parlo di La menzogna di Cecelia Ahern e Altro che fan fiction di Chris Colfer che volevo entrambi prendere lo scorso autunno quando sono usciti): ho fatto dei belli affari e sarà che non ho un Libraccio vicino e che di solito quando mi capita di andarci non trovo mai libri/offerte incredibili come altre persone ma sta volta mi è andata bene, grazie Libraccio!
Ce la siamo presa molto con calma, comoda, propio gustandoci l’atmosfera, gli stand e la compagnia. Abbiamo fatto quattro chiacchiere allo stand Amazon Publishing con gli editor e l’autrice Maria Luisa Minarelli con i suoi libri ambientati a Venezia; poi ci siamo ritrovati con Silvia e state al Tempo di Libri Club dove abbiamo fatto il gioco “Tu sei famoso o no?” Insomma tutto è iniziando vedendo Sofia Viscardi e i protagonisti del film trattato dal suo libro che abbiamo braccato per rendere felice la nipote della Gio (ormai diventata Zia Preferita) e poi visto che sapevamo che nel pomeriggio ci sarebbe stato Roberto Bolle speravamo di poterlo beccare li, ma non è andata bene. Nel mentre però guardavamo per vedere se quel tipo o quella tipa l’abbiamo visto da qualche parte. Un gioco idiota e che no ha portato a nulla, ma intanto siamo state tranquille e allegre ad aspettare i prossimi appuntamenti. Infatti mi dovevo trovare con la carinissima e bravissima Eleonora Caruso che avrebbe fatto un incontro la sera ma non avrei potuto parteciparvi perché tropo tardi e avevamo valigie e casa da sistemare. Siamo riuscite comunque ad incontrarci brevemente ed è stato un bellissimo momento dove abbiamo parlato di ship, libri, manga, mi ha fatto scoprire una cosa su Koogi, autrice di Killing Stalking, che me l’ha fatta amare ancora di più e niente, è stato davvero bello e vi consiglio tantissimo di seguirla e di leggere il suo romanzo Le ferite originali (adorato! Recensione prossimamente!).

Ho intravisto Simone il vincitore di Masterchef con altri concorrenti (fatto foto per gioia di Madre) e anche il bellissimo e talentioso Roberto Bolle. C'era un botto di gente lui mi è passato davanti così velocemente che non ho fatto in tempo a fare clic con la fotocamera. E della sua intervista sentivo poco nulla e quindi con la Gio siamo andate ancora allo stand Amazon Publishing dove abbiamo ritrovato la Viola che era stata all'evento di Alessia Gazzola. Ho parlato con la simpaticissima Adele Vieri Castellano, incontrato ancora una volta Monica Lombardi e la fantastica Edy Tassi che avevamo incontrato già in mattinata, braccata per foto varie e chiacchierato un po'. Siamo poi stata al Digital Cafè dove si mettevano a confronto passato e futuro, Gutemberg e Zuckenberg e c'era questo simpatico signore che stampava segnalibri con una pressa di quelle vecchie e bellissime con le tessere di ferro; ovviamente me ne sono fatta fare uno e visto che ho rivelato di collezionare segnalibri il signore me ne ha regalato un secondo con una carta simile filigrana, è stato gentilissimo! E in pratica la giornata è finita così con due segnalibri.
Abbiamo cercato di rimandare i saluti ma inevitabilmente sono arrivati: abbiamo salutato Giò (e non ci siamo dette "Speriamo di vederci il prossimo anno!" come nostro solito perché andremo insieme al RARE Roma a giugno, che bello!) e io e Viola siamo andate a cena, la mia prima cena sana dopo 2 giorni (comprendeva minestrone, più sano di così). Preparare le valigie, sistemare casa e prendere il pullman di ritorno durante il quale abbiamo ancora parlato del nostro weekend, scambiato foto e iniziato a scrivere questo post (l'ho detto che impiego tanto a scrivere i post, no?)
Che altro aggiungere oltre al fatto che come sempre quello che adoro di questi eventi è il poter incontrare persone, vecchi amici, nuovi, scrittori, blogger accomunati dalle stesse passioni. Quest'anno me la sono molto goduta e già non vedo l'ora di ripetere quest'esperienza (sperando che Cartoomics e TdL si sovrappongano anche l'anno prossimo, ma ancora meglio - come ha suggerito Licia Trosi in un twitt - perché non unirle? Che cosa fantastica sarebbe!)

Mi dispiace di non avervi salutato o incontrato se eravate in fiera ma spero ci saranno altre belle occasioni in futuro <3
Alla prossima avventura!


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