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mercoledì 31 ottobre 2018

Recensione: "Ebrei contro Zombie" di AA. VV.

Buongiorno lettori!
Vi avevo accennato ai miei danni durante lo scorso Cartoomics e vi pareva che insieme a manga vari non ci scappava pure un libro? Attirata dalla copertina e dal fatto che fosse 100% kosher ho preso Ebrei contro Zombie, una raccolta che parla... beh direi che il titolo dice tutto, non pensate? E quale migliore occasione di parlarne se non ad Halloween poco prima di partire per Lucca Comics & Games XD? Venite a scoprire questi racconti e come già successo per Baby it's cold outside parlerò dei singoli racconti (visto che sono pochi) e poi un mio giudizio generale sulla raccolta nella sua interezza.



Titolo: Ebrei contro Zombi
A cura di Lavie Tidhar e Rebecca Levene
Serie: Jews vs #1
Casa editrice: Acheron Books 
Data di uscita: 26 febbraio 2018
Pagine: 150
Prezzo: 15 (cartaceo); 4,49 (ebook)


Otto affermati e pluripremiati scrittori ebrei devono rispondere alla domanda senza tempo che nessuno, finora, ha avuto il coraggio di porre: cosa succede quando il Popolo Eletto incontra il Morto Vivente?


Ascesa: Bellissimo racconto nella sua brevità e assurdità. Degli studenti scoprono che per apprendere le nozioni più antiche devono dormire sulle tombe degli antenati, ma finiscono su quelle delle mogli e figlie di questi. Nessun problema: saranno le signore ad insegnare loro gli antichi saperi... ballando! Davvero è una storia assurda e ridicola, ma che mi ha divertito tantissimo e mentirei se dicessi che non mi è piaciuta.

La fabbrica del capro espiatorio: E se un giorno i morti resuscitassero? E se la loro vita non fosse così bella, ma anzi fosse senza scopo? Allora basta diventare un capro espiatorio per i crimini di qualcun altro. Ma il nostro protagonista Solvi vuole morire, ma come? L'idea non nuova, ma rimane assai originale l’idea della fabbrica. Forse sarebbe stato più bello approfondire di più la psicologia di Solvi, ma non è un brutto racconto nel suo complesso.

Come una moneta coniata di fede: Questo racconto è davvero particolare e non ha una trama che posso scrivere. Insomma sono due storie che si intrecciano tra di loro, legate ai demoni che infestano il mondo. Particolare la struttura con una divisione in capitoli con le due storie e le riflessioni della voce narrante. Difficile capire anche l’ambientazione della storia, ma nonostante la stranezza che rimane fino alla fine mi è piaciuto, mi ha molto intrigante anche se non ho capito nulla (XD).

Dieci per Sodoma: L'apocalisse zombie è arrivata. Ben si trova su un tetto a riflettere della sua vita come ebreo e ad analizzare il castigo divino che si sta abbattendo su New York. Un racconto breve ma intenso, un spaccato reale e a tratti divertente dell'apocalisse zombie. Il personaggio di Ben è squisitamente reale e umano e si comporta come faremmo noi e quindi ci si relaziona alquanto.


La gente del venerdì: Un gruppo di anziani, che abitano tutti nello stesso palazzo, tutti in forma nonostante l'età che avanza... Il nostro Nate si renderà ben presto conto che qualcosa non quadra... Un racconto misterioso, una narrazione divertente e con dei dialoghi molto belli che ricalcano bene il parlato e tanto mistero fino alla fine... Forse troppo mistero, ma il lettore capisce tutto e quindi si riesce ad apprezzare comunque il racconto e va bene così.

Trattato Metim 28a: Parlare di racconto sarebbe sbagliato perché si presenta come la traduzione di un finto testo mistico con tanto di note esplicative più o meno serie. Insomma per me che ho letto (e tradotto) testi simili è molto divertente proprio perché ricalca testi antichi della letteratura ebraica legati al misticismo con l’aggiunta però di zombie. Però certo se non siete avvezzi a testi simili la cosa potrebbe annoiarvi o comunque non appassionavi molto come è accaduto a me. Insomma per l'autore un esercizio di stile anche interessante ma indirizzato solo ad un determinato pubblico e quindi potrebbe risultare quasi fine a se stesso.

I racconti del terrore di Wiseman: Il problema con questa storia è che l’elemento zombie è praticamente inesistente e anche il finale a mio parere non conclude un bel niente. Insomma Irving ha una strana abilità nel progettare e costruire reggiseni, ma il destino lo porta in guerra ad ammirare le ragazze copertina e a rimpiangere la sua vita di prima. Boh...

Zayinim: Il migliore a mio parere perché gli zombie ben presenti e la storia ha un senso (anche se finisce un po’ così). Dopo la seconda guerra mondiale tutta la popolazione tranne gli ebrei è diventata zombie. La famiglia di Jonie cerca di sopravvivere come piuò, ma un libro della ragazza forse contiene la chiave per eliminare gli zombie una volta per tutti. Bello perhpè ci sono gli zombie, il personaggio principale è ben caratterizzato e anche la storia, pur non essendo completa, ha un inizio e una fine ben precisi.


Difficile dare un giudico proprio perché i racconti sono diversi e si passa dal bellissimo al bruttissimo. L'elemento ebraico è ben presente e raccontato, mentre quello più zombie/horror poco presente o non spiegato bene. Un peccato anche perché parliamo di Ebrei e Zombie ma i due non sono sullo stesso piano...

Inoltre alcuni termini legati all'ebraismo, alle sue tradizioni e credenze non sono spiegati e quindi se non si ha una certa conoscenza di essi diventa un po' difficile apprezzare alcune storie e i loro particolari. Io ho delle conoscenze base perché l'ho studiato all'università, ma avevo delle lacune o non ricordavo bene alcune cose e questo mi ha fatto rendere conto della difficoltà che avrebbe avuto un lettore che ha una conoscenza molto ridotta sull'argomento. E' probabile che avrebbe abbandonato il libro o comunque apprezzato ancor meno di me. Le note avrebbero rovinato i racconti ma un glossario finale poteva facilitare e aiutare meglio la comprensione di alcune situazioni raccontate.

Tirando le somme una raccolta piacevole ma mi aspettavo qualcosa di più.



E voi con quale lettura passerete Halloween? E chi avrò il piacere di incontrare a Lucca Comics & Games? Ditemelo nei commenti ;) 



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