Buongiorno lettori!
Sono stata un po' latitante perché mi sono concentrata su alcuni articoli per Nerd Pool (trovate tutti i miei scritti qui) e poi perché sono tornata (finalmente) nella calda Venezia e ogni trasloco è sempre un'impresa (non importano gli anni di esperienza). Comunque ho letto un po' e ho fatto uscire anche un buon numero di recensioni e ne sono soddisfatta. E quindi in questo Wrap-Up un riepilogo di tutto quanto è stato letto e recensito nel mese di luglio.
The Studying Hours How to Date a Douchebag vol. 1 di Sara Ney
(Un estratto della mia recensione!)
Una storia classica ma il cui ritmo e la cui narrazione appassiona, prende il lettore e lo diverte tanto, anzi tantissimo. Mi è piaciuta molto la scrittura di Sarà Ney, la spontaneità dei dialoghi e i POV dei due protagonisti, anche se non sempre sono ben distinti. Menzione d'onore alle citazioni all'inizio di ogni capitolo che mi hanno fatto morire dal ridere, anche se non sono legate alla storia (anche se alcune ci starebbero anche...). L'unica cosa che non mi ha del tutto soddisfatto è stato il finale: bello, romantico e con quel divertimento e sarcasmo che ha contraddistinto i suoi protagonisti e la loro storia, ma mi è sembrato troppo veloce e alcune cose messe sul piatto non vengono approfondite o spiegate e anche se questa serie ha un seguito (che spero esca presto anche in italiano) credo che avrei gradito che la conclusione fosse più completa e soddisfacente, senza la necessità di leggere un secondo volume. In ogni caso, ho adorato seguire i due protagonisti e vedere l'evoluzione del loro strano rapporto, ho avvertito tantissimo la crescente tensione sessuale dei due ragazzi, l'ho apprezzata e tutta la storia ha una giusta e spontanea evoluzione rendendolo un romanzo molto piacevole e del quale consiglio assolutamente la lettura.
5 stelle
(Un estratto della mia recensione!)
Bernadette si trova ad un punto di svolta della sua vita e ciò la porta a riflettere su se stessa e su quello che vuole; riflette anche sul suo passato, la sua storia personale che il lettore conosce ben presto e rovina la narrazione della sua evoluzione e il suo scoprire un segreto legato alla famiglia Laudis e ad Agata. Dire chi è Agata vi rovinerebbe la lettura anche se facciamo la sua conoscenza all'inizio della storia e sappiamo subito il suo legame con Bernadette. Il lettore lo sa, e secondo me ciò rovina in parte la lettura del romanzo perché la storia e la ricerca di Bernadette non spinge a continuare a girare pagina perché il lettore sa già quello che la donna scoprirà durante la sua ricerca. Certo, l'importante non è la meta ma il viaggio, è curioso vedere il come, ma personalmente non mi ha preso troppo e anzi mi sentivo un po' frustrata perché man mano che le pagine scorrevano io non capivo come tutto si sarebbe ricollegato alla fine. Lo stesso Giosuè è poco misterioso perché grazie alla narrazione del passato sappiamo esattamente chi è il cosiddetto "Re delle betulle" e quindi c'è poco mistero attorno alla sua figura. La protagonsita Bernadette è un personaggio interessante e reale, si comporta come molte donne in una situazione complicata come la sua e si affida a quello che l'ha sempre accompagnata: la musica del suo violoncello. Una parte importante, poetica, ma la poesia della narrazione in certi punti per me è esagerata e rovina la narrazione, soprattutto in quelle parti dove ci vorrebbe meno poesia e più concretezza. Non mi ha preso particolarmente e, come dicevo prima, la struttura della storia, intrigante sulla carta, nella pratica a mio parere non è stata ben sfruttata e non spinge particolarmente a proseguire la lettura.
Bernadette si trova ad un punto di svolta della sua vita e ciò la porta a riflettere su se stessa e su quello che vuole; riflette anche sul suo passato, la sua storia personale che il lettore conosce ben presto e rovina la narrazione della sua evoluzione e il suo scoprire un segreto legato alla famiglia Laudis e ad Agata. Dire chi è Agata vi rovinerebbe la lettura anche se facciamo la sua conoscenza all'inizio della storia e sappiamo subito il suo legame con Bernadette. Il lettore lo sa, e secondo me ciò rovina in parte la lettura del romanzo perché la storia e la ricerca di Bernadette non spinge a continuare a girare pagina perché il lettore sa già quello che la donna scoprirà durante la sua ricerca. Certo, l'importante non è la meta ma il viaggio, è curioso vedere il come, ma personalmente non mi ha preso troppo e anzi mi sentivo un po' frustrata perché man mano che le pagine scorrevano io non capivo come tutto si sarebbe ricollegato alla fine. Lo stesso Giosuè è poco misterioso perché grazie alla narrazione del passato sappiamo esattamente chi è il cosiddetto "Re delle betulle" e quindi c'è poco mistero attorno alla sua figura. La protagonsita Bernadette è un personaggio interessante e reale, si comporta come molte donne in una situazione complicata come la sua e si affida a quello che l'ha sempre accompagnata: la musica del suo violoncello. Una parte importante, poetica, ma la poesia della narrazione in certi punti per me è esagerata e rovina la narrazione, soprattutto in quelle parti dove ci vorrebbe meno poesia e più concretezza. Non mi ha preso particolarmente e, come dicevo prima, la struttura della storia, intrigante sulla carta, nella pratica a mio parere non è stata ben sfruttata e non spinge particolarmente a proseguire la lettura.
3 stelle
Fama e fortuna di T. M. Smith
(Un estratto della mia recensione!)
Ho molto apprezzato l’evolversi di questo rapporto a tre, con i dubbi e le paure dei nostri protagonisti: Victor e Andrew sono una coppia ben consolidata che aiutano il giovane senzatetto Matthew per compassione e pian piano entrambi se ne innamorano, ma hanno paura però di come potrebbe reagire l’altro partner. Poi c’è Matthew e tutti i suoi problemi che lo hanno portato ad abbandonare la sua famiglia e vivere per strada; solo con il supporto e l’amore dei suoi nuovi compagni e mentori riuscirà a sentirsi in pace con se stesso e ad amare, trovando quella serenità che gli è sempre mancata da quando ha confessato la sua omosessualità. Una storia molto reale, che tratta il tema della violenza contro i ragazzi gay e le loro difficoltà grazie al personaggio di Matthew, che è quello che viene maggiormente esplorato nei pensieri e nella storia. Fama e fortuna infatti è il secondo capitolo della All Cocks Series, ma si può comunque apprezzare da solo. Credo che alcuni personaggi che compaiono abbiano avuto spazio nel precedente volume e giustamente, in questo romanzo, non hanno troppo spazio, presupponendo che uno sa già tutto di loro. Sicuramente la storia di Victor, Andrew e Matthew è conclusa ma rimane molta curiosità di seguire altri personaggi magari rimasti nell’angolo, leggere il precedente capitolo e magari aspettare i seguiti, per vedere la loro storia personale. Almeno, per me è così: sono curiosa di leggere il precedente volume e spero che anche i prossimi usciranno in italiano!
Fama e fortuna di T. M. Smith
(Un estratto della mia recensione!)
Ho molto apprezzato l’evolversi di questo rapporto a tre, con i dubbi e le paure dei nostri protagonisti: Victor e Andrew sono una coppia ben consolidata che aiutano il giovane senzatetto Matthew per compassione e pian piano entrambi se ne innamorano, ma hanno paura però di come potrebbe reagire l’altro partner. Poi c’è Matthew e tutti i suoi problemi che lo hanno portato ad abbandonare la sua famiglia e vivere per strada; solo con il supporto e l’amore dei suoi nuovi compagni e mentori riuscirà a sentirsi in pace con se stesso e ad amare, trovando quella serenità che gli è sempre mancata da quando ha confessato la sua omosessualità. Una storia molto reale, che tratta il tema della violenza contro i ragazzi gay e le loro difficoltà grazie al personaggio di Matthew, che è quello che viene maggiormente esplorato nei pensieri e nella storia. Fama e fortuna infatti è il secondo capitolo della All Cocks Series, ma si può comunque apprezzare da solo. Credo che alcuni personaggi che compaiono abbiano avuto spazio nel precedente volume e giustamente, in questo romanzo, non hanno troppo spazio, presupponendo che uno sa già tutto di loro. Sicuramente la storia di Victor, Andrew e Matthew è conclusa ma rimane molta curiosità di seguire altri personaggi magari rimasti nell’angolo, leggere il precedente capitolo e magari aspettare i seguiti, per vedere la loro storia personale. Almeno, per me è così: sono curiosa di leggere il precedente volume e spero che anche i prossimi usciranno in italiano!
4 stelle
Rebel love di Erin Watt
Ho già ampiamente espresso il mio disappunto per Paper Princess, ma ci sono stati vari fattori che hanno influenzato negativamente la mia lettura (uno fra tutti: gli spoiler) e quindi volevo provare a leggere qualcos'altro del duo Erin Watt (preferibilmente non strettamente legato alla serie The Royals) e vedere se per me queste autrici sono definitivamente NO. Uscito insieme al suo compagno Real Love, la trama di Rebel Love mi ha attratto maggiormente e la mia scelta è ricaduta su questo romanzo che mi ha preso ben presto. La trama è alquanto classica (lei incontra lui, lui è un ribelle emarginato e nonostante tutti gli dicano di non starci accanto lei si sente attratta, ecc), ma ci sono degli sviluppi interessanti. Non faccio spoiler (anche se non posso negare che alcune cose si capiscono ben prima di essere rivelate - o quantomeno si intuiscono), ma vi dico che la storia di Beth mi ha molto preso e il suo rapporto con Chase è molto meno banale di quanto uno potrebbe pensare. Infatti le difficoltà dei due ragazzi non possono essere sottovalutate e le riflessioni che vengono fatte sono molte belle e attuali: anche se non ci troviamo nella loro situazione ci sono idee, pregiudizi e preconcetti che anche noi condividiamo e che forse dovremmo superare con un po' di coraggio, quello che ha Beth quando si impone contro le ingiustizie che subisce quotidianamente Chase per colpa di un errore del passato. Sono davvero rimasta colpita dalla storia, dalla narrazione e dalle riflessioni che fanno davvero riflettere e ti fanno arrestare nel corso della lettura e dire "Io, al posto di Beth, che avrei fatto?". Speravo che il romanzo non mi facesse schifo, ma non avrei immaginato che mi sarebbe piaciuto così tanto come invece è stato. Certo, il finale... Un po' meno veloce sarebbe stato meglio, ma un lieto fine c'è e conclude bene questa storia stupenda e che consiglio tantissimo a chi ama il duo Erin Watt e anche chi non le sopporta: modestamente mi sento come la dimostrazione vivente che si deve sempre dare una seconda chance agli autori che non ci piacciono perché potrebbero davvero sorprenderci...
5 stelle
Il piccolo libro dell'ikigai di Ken Mogi
Da qualche tempo avrete sicuramente notato che sono usciti tanti libri su questo "ikigai" e volevo prenderne uno per curiosità. Diciamo che ho fatto un po' la snob e ho preso questa edizione Einaudi perché ho avuto l'impressione che fosse più "seria" rispetto ai volumi di altre case editrici. Non vuol dire nulla, magari in futuro darò un'occhio ad altri titoli, ma intanto questo piccolo libro mi ha soddisfatto e mi è piaciuto. Credo che la pecca di alcuni volumi di auto-aiuto o che comunque ti vogliono insegnare qualcosa è la mancanza di esempi, non solo su come iniziare a fare quella cosa, ma di gente che ha (più o meno direttamente) seguito quell'insegnamento e ne ha tratto vantaggi. Questo libro è pieno di esempi curiosi e simpatici, ci mostra come l'ikigai è presente nella vita di quasi tutti i giapponesi ed è un qualcosa che aiuta le persone ad essere più felici, a ricercare la felicità nelle piccole cose, nelle cose che ci piacciono e danno un senso alla nostra giornata e, forse, anche alla nostra vita. Mi sono piaciuti molto questi esempi, vari e che si incastrano con l'insegnamenti dell'ikigai che vengono man mano spiegati (non bene anche perché è difficile se non impossibile darci una definizione). A differenza di altri volumi non c'è un passo passo su come fare e iniziare questa "pratica", ma sono dati degli spunti da seguire, delle riflessioni e delle cose da fare non tanto per seguire l'ikigai ma essere più sereni e felici, avere uno scopo da perseguire, non importa quanto all'apparenza inutile. Una cosa che mi ha colpito e mi è piaciuta nonostante tutto perché credo che è giusto innanzitutto spiegare le caratteristiche dell'ikigai e i vantaggi che può portare (e qui entrano in campo gli esempi), dare un introduzione alquanto completa anche se breve in modo che uno sappia di che si tratta e possa poi approfondire (magari con altri libri?) questo modo di vivere. Un volume più informativo che manuale da seguire fedelmente, ma interessante; il formato è piccolo ma carino, comodo da leggere e con dei piccoli disegni significativi. Direi che è ottimo per avere una bella introduzione all'ikigai.
4 stelle
L’attacco dei giganti Segnale di contrattacco di Shuka Matsuda
Ho già ampiamente espresso il mio disappunto per Paper Princess, ma ci sono stati vari fattori che hanno influenzato negativamente la mia lettura (uno fra tutti: gli spoiler) e quindi volevo provare a leggere qualcos'altro del duo Erin Watt (preferibilmente non strettamente legato alla serie The Royals) e vedere se per me queste autrici sono definitivamente NO. Uscito insieme al suo compagno Real Love, la trama di Rebel Love mi ha attratto maggiormente e la mia scelta è ricaduta su questo romanzo che mi ha preso ben presto. La trama è alquanto classica (lei incontra lui, lui è un ribelle emarginato e nonostante tutti gli dicano di non starci accanto lei si sente attratta, ecc), ma ci sono degli sviluppi interessanti. Non faccio spoiler (anche se non posso negare che alcune cose si capiscono ben prima di essere rivelate - o quantomeno si intuiscono), ma vi dico che la storia di Beth mi ha molto preso e il suo rapporto con Chase è molto meno banale di quanto uno potrebbe pensare. Infatti le difficoltà dei due ragazzi non possono essere sottovalutate e le riflessioni che vengono fatte sono molte belle e attuali: anche se non ci troviamo nella loro situazione ci sono idee, pregiudizi e preconcetti che anche noi condividiamo e che forse dovremmo superare con un po' di coraggio, quello che ha Beth quando si impone contro le ingiustizie che subisce quotidianamente Chase per colpa di un errore del passato. Sono davvero rimasta colpita dalla storia, dalla narrazione e dalle riflessioni che fanno davvero riflettere e ti fanno arrestare nel corso della lettura e dire "Io, al posto di Beth, che avrei fatto?". Speravo che il romanzo non mi facesse schifo, ma non avrei immaginato che mi sarebbe piaciuto così tanto come invece è stato. Certo, il finale... Un po' meno veloce sarebbe stato meglio, ma un lieto fine c'è e conclude bene questa storia stupenda e che consiglio tantissimo a chi ama il duo Erin Watt e anche chi non le sopporta: modestamente mi sento come la dimostrazione vivente che si deve sempre dare una seconda chance agli autori che non ci piacciono perché potrebbero davvero sorprenderci...
5 stelle
Il piccolo libro dell'ikigai di Ken Mogi
Da qualche tempo avrete sicuramente notato che sono usciti tanti libri su questo "ikigai" e volevo prenderne uno per curiosità. Diciamo che ho fatto un po' la snob e ho preso questa edizione Einaudi perché ho avuto l'impressione che fosse più "seria" rispetto ai volumi di altre case editrici. Non vuol dire nulla, magari in futuro darò un'occhio ad altri titoli, ma intanto questo piccolo libro mi ha soddisfatto e mi è piaciuto. Credo che la pecca di alcuni volumi di auto-aiuto o che comunque ti vogliono insegnare qualcosa è la mancanza di esempi, non solo su come iniziare a fare quella cosa, ma di gente che ha (più o meno direttamente) seguito quell'insegnamento e ne ha tratto vantaggi. Questo libro è pieno di esempi curiosi e simpatici, ci mostra come l'ikigai è presente nella vita di quasi tutti i giapponesi ed è un qualcosa che aiuta le persone ad essere più felici, a ricercare la felicità nelle piccole cose, nelle cose che ci piacciono e danno un senso alla nostra giornata e, forse, anche alla nostra vita. Mi sono piaciuti molto questi esempi, vari e che si incastrano con l'insegnamenti dell'ikigai che vengono man mano spiegati (non bene anche perché è difficile se non impossibile darci una definizione). A differenza di altri volumi non c'è un passo passo su come fare e iniziare questa "pratica", ma sono dati degli spunti da seguire, delle riflessioni e delle cose da fare non tanto per seguire l'ikigai ma essere più sereni e felici, avere uno scopo da perseguire, non importa quanto all'apparenza inutile. Una cosa che mi ha colpito e mi è piaciuta nonostante tutto perché credo che è giusto innanzitutto spiegare le caratteristiche dell'ikigai e i vantaggi che può portare (e qui entrano in campo gli esempi), dare un introduzione alquanto completa anche se breve in modo che uno sappia di che si tratta e possa poi approfondire (magari con altri libri?) questo modo di vivere. Un volume più informativo che manuale da seguire fedelmente, ma interessante; il formato è piccolo ma carino, comodo da leggere e con dei piccoli disegni significativi. Direi che è ottimo per avere una bella introduzione all'ikigai.
4 stelle
L’attacco dei giganti Segnale di contrattacco di Shuka Matsuda
Non ricordo bene dove l’ho detto ma sicuramente il mondo di L’attacco dei giganti ha delle ottime basi per raccontare tantissime storie. Questo mondo e gli ideali su cui si poggia possono essere un ottimo spunto per poter raccontare tante cose, di come la vita dentro le mura caratterizzi ogni aspetto della quotidianità e di come i valorosi che decidono di combattere i giganti sono guidati da sentimenti forti e precisi che li spingono a dare la vita, e tanto altro. Questa light novel non da nulla di tutto ciò per una cosa molto semplice: non si capisce in che punto è ambientata la vicenda. Insomma abbiamo la serie principale e il prequel Before the fall che narra del primo crollo delle mura e della creazione del dispositivo per la manovra tridimensionale: Segnale di contrattacco mischia i due mondi innanzitutto con personaggi che hanno nomi e caratteristiche di quelli che conosciamo, come Hange e Sasha, e che però hanno delle storie diverse e anche un’evoluzione non del tutto in linea con la storia originale. Insomma è Hange a scoprire il punto debole dei giganti e ad inventare il dispositivo e dopo alcuni anni (non ben precisati) aiuta nell’addestramento delle nuove reclute che devono usare questo nuovo apparecchio e tra loro c'è Sasha, amante delle patate che ha una mezza cotta per un certo Armin (manco nelle peggiori fan fiction). Ci sono anche dei personaggi "originali" ma vengono poco sfruttati e caratterizzati, a parte forse il personaggio di Izuru che essendo il migliore avrei preferito avesse più spazio nella parte centrale del romanzo. Diciamo che però il fatto di mischiare la linea temporale e di usare personaggi (o forse solo i nomi?) già amati e conosciuti ai fan della serie non favorisce la lettura e anzi confonde tantissimo. Si cerca (inutilmente) di trovare un collegamenti tra la storia già conosciuta e si cerca di incastrarci questa ma non funziona, il risultato non ha senso. Per questo motivo non si riesce a considerarla una storia extra, anche piacevole, come ad esempio il più ben riuscito The Harsh Mistress of the City, e quindi il lettore non si ritrova soddisfatto. Non mi è totalmente dispiaciuto, è breve e alquanto scorrevole, si leggerà in un oretta o poco più, però, per i motivi detti spiegati in precedenza, c’è molto WTF e poco WOW
3 stelle
In questo angolo di mondo di Fumiyo Kono
Io leggo/compro sempre il libro di film che voglio vedere e sono rimasta incantata e appassionata dal trailer di In questo angolo di mondo, tanto da comprare il libro non appena risultato disponibile. Una storia sulle difficoltà di Suzu, una ragazza ingenua ma volenterosa che da Hiroshima viene data in sposa ad un militare di Kure. C'è la narrazione delle difficoltà della vita quotidiana negli anni della Seconda Guerra Mondiale, ma anche i problemi di essere in una nuova famiglia piena di sconosciuti e dell’affetto che lega Suzu al marito Shusako che a volte sembra non bastare. Il tempo viene precisamente scandito ad ogni capitolo e la fatidica data che tutti noi conosciamo si avvicina inesorabilmente, ma allo stesso tempo passa molto velocemente e si arriva al finale pieno di speranza verso il futuro dove anche i sentimenti della protagonista trovano pace e comprensione. Insomma la bomba atomica, che uno penserebbe come il centro della storia, non lo è: ci si concentra con fedeltà e semplicità alla vita della gente comune impersonata da Suzu e dai vari personaggi che la ragazza incontra lungo il suo cammino e che, anche se per poco, raccontano se stessi e danno una loro visione della guerra, della vita, dell'amore. Una storia reale ma a tratti anche poetica: i due aspetti sono ben mischiati e conquistano il lettore pagina dopo pagina. L’ho trovata davvero una lettura piacevole, che scorre molto bene e insegna anche qualcosa di storico con anche delle note molto precise (anche se, purtroppo, a fine volume) che aiutano nella comprensione non solo di termini giapponesi che non hanno un corrispettivo italiano, ma anche dei veri riferimenti a eventi, situazioni, film e musiche che facilitano la lettura. Una storia che consiglio caldamente.
5 stelle
Letti da recensire:
- King Un re senza regole di Meghan March
- Baby it's cold outside di AA. VV.
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